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Anche le orchidee meglio curate possono ammalarsi. I loro peggiori nemici sono gli insetti, gli acari e i funghi, oltre alle infezioni batteriche e virali. Un fiore attaccato dagli insetti si riconosce per la presenza di cocciniglie, cioè piccoli batuffoli bruni che crescono sulla pianta. In questo caso è consigliabile sostituire il vaso e pulire bene la pianta, eliminando le cocciniglie con del cotone. In caso dovessero ripresentarsi, segno che i parassiti sono ancora presenti, è necessario nebulizzare l'orchidea con un insetticida specifico. Anche gli acari possono attaccare le orchidee, arrestando lo sviluppo della pianta e la caduta delle foglie. Gli acari si possono vedere sul fusto dell'orchidea con una lente d'ingrandimento. Anche in questo caso bisogna intervenire con uno degli insetticidi specifici che si trovano in vendita nei negozi di piante e dai fioristi.
Le orchidee possono essere attaccate anche da funghi, batteri e virus. I funghi di solito sono dovuti a condizioni ambientali poco favorevoli, spesso ad eccessiva umidità, e fanno marcire foglie e radici, rendono inoltre fiori e foglie molli e macchiati. In genere ad attaccare le orchidee sono tre tipi di funghi: la Glomerella, la Phytophthora e la Botrytis. Il problema si risolve con degli antiparassitari, ma per evitare che i funghi ritornino è necessario correggere le condizioni ambientali in cui cresce la pianta. Le malattie delle orchidee possono anche essere causate da infezioni batteriche o virus, che penetrano nella pianta quando si usano attrezzi sporchi e attraverso le lesioni sul fusto e le foglie. Queste infezioni possono provocare un rapido deterioramento dell'orchidea, fino a portarla alla morte, e non ci sono soluzioni nè rimedi.
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