Cura bonsai
La tecnica del bonsai non è di origine giapponese, come molti pensano; deriva dalla Cina, dove da millenni le piante venivano coltivate in piccoli vasi, plasmandone la crescita in modo da mantenerle piccole e di forme precise. I bonsai, quindi, non sono frutto dell'ingegneria genetica, ma di una coltivazione sapiente: ogni specie di albero può diventare un bonsai. Credenza comune vuole che i bonsai siano piante estremamente delicate; in realtà, la cura dei bonsai non è né difficile né impegnativa, richiede solo accorgimenti diversi da quelli delle piante cui siano abituati.
Come altre piante, anche il bonsai deve essere rinvasato, in modo che disponga di terra ricca di nutrienti e possa sviluppare radici corte, folte e fibrose. Il rinvaso va eseguito in primavera; la frequenza di rinvaso dipende dalla specie della pianta e dalla sua età.
I bonsai crescono in base allo spazio che hanno a disposizione. Se si vuole mantenerlo piccolo e con una forma ben precisa,
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Le specie si dividono in Abies e Picea ed il più comune dei bonsai abete è il bonsai abete rosso, chiamato così per via del colore rossiccio della sua resinosa corteccia.
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Il Bonsai acero include diverse specie e varietà molto apprezzate per il fogliame, a tre oppure cinque punte, che cambia colore in base alle stagioni.
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In questo articolo troverete tutte le informazioni necessarie per far crescere un rigoglioso bonsai acero giapponese direttamente a casa vostra.
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I bonsai acero palmato sono piante che resistono bene alle varie condizioni climatiche, e vanno collocati in posti ben solleggiati.
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Per curare al meglio il vostro bonsai acero rosso è bene conoscere tutti gli accorgimenti per annaffiarlo, posizionarlo e concimarlo.
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Il Bonsai albero del pepe è una pianta in miniatura sia da interno che da esterno la quale conserva tutte le caratteristiche dell'albero originale.
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Il bonsai betulla è una pianta ornamentale e per crescere folta e sana necessita di una buona irrigazione e alcune semplici ma importanti accortezze.
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Il bonsai biancospino in vaso deve essere irrigato in modo abbondante durante la fase vegetativa: così si ottiene un buon sviluppo di fiori e foglie.
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Il bonsai bosso è una specie sempreverde che oggi riempie i giardini di tutto il mondo ma viene spesso scelto per ornare anche balconi e appartamenti.
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Il bonsai camelia deve essere innaffiato tutto l'anno, ma solo quando la terra è asciutta. Non va esposta al sole diretto, ma necessita di tanta luce.
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Il bonsai Carmona è un arbusto sempreverde proveniente dalla Cina, ha un tronco di colore marrone-grigiastro, foglie ovali verde scuro e rami ritorti.
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Il bonsai carpino può riprodursi per seme, talea o margotta e durante la fioritura ha le foglie molto folte e di un colore verde acceso e brillante.
prosegui ... , andrà mantenuto in un vaso di piccole dimensioni; se invece cresce in un vaso spazioso, tenderà a diventare più grande. Il vaso naturalmente deve essere abbastanza grande da contenere le radici e abbastanza profondo da garantire che la terra rimanga umida anche nelle giornate più calde.
Per il rinvaso non va scelto un terriccio troppo fine; durante l'operazione, mai tirare la pianta dal tronco. Dopo aver aggiunto del terriccio nuovo nel vaso, tagliare le radici, disporre l'albero ed inserire nuovo terriccio, aiutandosi con un bastoncino per distribuirlo tra le radici. La pianta va innaffiata fino a che dai fori di drenaggio non esce acqua limpida; dopo il rinvaso, il bonsai per almeno due settimane non va esposto al sole o alla pioggia e per due mesi non va fertilizzato.
Il bonsai va innaffiato solo quando ne ha bisogno, quando il terriccio in superficie è asciutto; il momento migliore è la mattina presto o la sera in estate e nelle ore centrali della giornata in inverno. L'acqua deve essere temperatura ambiente (mai fredda).
La mancanza di microelementi e ioni nel terreno può causare sofferenza del bonsai, quindi è necessario concimare il bonsai nel suo periodo di crescita e aumentare la concimazione nei periodi di stress della pianta (defogliazione, legatura...). Sia un difetto sia un eccesso di concime causano danni, per cui è necessario seguire le indicazioni sul pacco di concime.
Per la cura del bonsai è necessario defogliare la pianta, in modo da mantenere le foglie piccole, equilibrare la presenza del fogliame sui rami e permettere alla luce solare di arrivare anche nelle zone interne. Inoltre con la defogliazione il bonsai si svilupperà di due stagioni in una sola stagione. Il bonsai va defogliato solo se è fertilizzato e in salute, altrimenti si rischia di farlo morire; le foglie vanno tagliate lasciando il peduncolo e il periodo adatto è tra maggio e luglio. Le conifere non devono essere defogliate.
Una condizione di luce adeguata (solare o artificiale) è vitale per la cura del bonsai, che in base alla direzione dell'illuminazione orienta i rami e le foglie ed effettua il suo ciclo vitale (sintesi della clorofilla, fioritura stagionale, riposo invernale). L'esposizione alla luce diretta è sopportata da alcune specie e mal tollerata da altre. La temperatura ideale generalmente è tra 10°C e 30°C; siccome i bonsai prediligono vivere all'esterno, devono stare in ambienti chiusi sono in condizioni climatiche avverse (pioggia e vento forte, neve, gelo) e comunque, durante l'inverno, non devono mai stare in ambienti caldi, rispettando i ritmi biologici stagionali della pianta. Solo i bonsai provenienti da Paesi a clima tropicale si adattano a stare all'interno, perché non sopportano le temperature rigide delle zone temperate; anch'essi però necessitano di luce, umidità notturna e variazione termica tra giorno e notte.
Bisogna conoscere le caratteristiche della specie della pianta, per la cura del bonsai; se non si conoscono, è sufficiente informarsi sulle caratteristiche climatiche del luogo di origine della specie, per trattare la pianta nel modo più adeguato cercando di riprodurre fedelmente l'habitat di provenienza.