Cemento e mattoni
Esistono diverse tipologie di cemento e di mattoni e ciascuna di esse presenta diverse peculiarità che possono essere sfruttate per esigenze dissimili.
Il cemento si differenzia propriamente dalla malta per il diverso dosaggio del mix di base composto da cemento, sabbia e acqua. Tuttavia in edilizia spesso i due nomi vengono adoperati per identificare uno stesso identico prodotto per semplificare le cose.
Per ottenere un buon cemento destinato a durare nel corso degli anni è indispensabile conoscere bene le proporzioni fra i vari elementi. Solo così si ha la certezza di ottenere un prodotto che vada bene per l’utilizzo specifico che se ne vuole fare. Dosaggi sbagliati o poco accurati comportano sempre grandi problemi e la realizzazione di lavori non duraturi, friabili e facilmente deteriorabili.
Talvolta all’impasto di base del cemento vengono aggiunte componenti diverse per incrementarne alcune caratteristiche specifiche come la leggerezza o la resistenza a vari tipi di sollecitazioni.
Per realizzare piccoli quantitativi di cemento basta avere a disposizione un secchio,
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prosegui ... , una pala e una cazzuola. Tuttavia, se si ha la necessità di produrre un quantitativo maggiore di prodotto, è indispensabile ricorrere alla betoniera. Questo strumento ha il vantaggio di non richiedere sforzo fisico ma anche di amalgamare alla perfezione tutti gli elementi introdotti al suo interno.
Il cemento adoperato per legare in maniera stabile fra di loro i mattoni è molto resistente, colloso e una volta che inizia a perdere l'acqua contenuta diviene particolarmente compatto. Il cemento di questo tipo crea un tutt'uno con i mattoni ed è destinato a durare molto a lungo senza aver bisogno di alcuna manutenzione.
Per rendere una struttura in cemento particolarmente solida e duratura nel corso degli anni, si può aggiungere un’armatura in acciaio. Questo stratagemma viene adoperato soprattutto per opere destinate ad essere fortemente sollecitate come le case edificate in zone ad alto rischio sismico.
Nella muratura di tipo tradizionale il cemento e i mattoni ne costituiscono la base. I mattoni pieni in laterizio hanno origini molto antiche e si ritrovano anche in costruzioni di epoca romana. Hanno dimensioni standardizzate e la loro colorazione varia in base alla tipologia di argilla adoperata per crearli. Il formato più adoperato è quello avente dimensioni di 5,5 x 12 x 25 centimetri come stabilito dalla specifica normativa UNI 5628-65. Attualmente viene adoperato sia per effettuare restauri su vecchi edifici che per questioni estetiche lasciandolo a vista sulle pareti interne delle abitazioni. La bellezza delle murature realizzate con cemento e mattoni a vista sta tutta nella concatenazione dei vari elementi. Disponendo i mattoni in diversi modi si ottengono diverse tipologie di tessiture molto belle da vedere. I mattoni disposti a cortina, ovvero disposti in modo tale da presentare il loro lato più lungo all’osservatore, consentono di risparmiare sia sui costi che sulla velocità di realizzazione dell’opera. Invece, i mattoni disposti di testa, ovvero con il lato più corto a vista, garantiscono una maggiore solidità alla struttura ma al contempo richiedono una manodopera più lunga e un quantitativo di materiale superiore.
Nel corso della storia sono tante le tipologie di concatenazioni fra mattoni che sono state applicate a diverse tipologie di costruzioni. Ad esempio c’è la tessitura fiamminga detta anche olandese che prevede l’alternarsi di una fila di mattoni di testa e una creata con mattoni messi a fascia e a testa in maniera alterna. Se invece si desidera ottenere un’efficace ripartizione dei carichi bisognerà optare per il modello gotico o polacco. In entrambe i mattoni vengono disposti in maniera slittata rispetto a un asse verticale centrale.