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Non tutte le crepe comportano danni strutturali, tuttavia è necessario riconoscere la gravità della situazione così da sapere quando e come intervenire. Allo stesso modo se si riparano subito le crepe, si evita che i lavori siano troppo incisivi e/o troppo costosi. Le tipologie di fessurazioni sono tre, cioè quelle orizzontali, quelle verticali e quelle oblique: nel primo caso si creano quando la copertura superiore ha un peso eccessivo. Di conseguenza le travi del tetto non hanno una struttura adatta a sopportare il carico in questione; le crepe orizzontali sono originate dal peso delle travi sulle pareti. Si chiamano lesioni da trazione e si verificano soprattutto nelle chiavi degli archi e nei piedritti. Infine le crepe verticali si verificano quando il peso dell'immobile non si distribuisce in maniera efficace sulle pareti perimetrali. Sono dette lesioni da schiacciamento, si presentano in sequenze multiple e possono essere un'avvisaglia di un crollo strutturale. Infine le crepe oblique sono spesso legate al cedimento delle fondazioni.
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Quando il peso non è ben distribuito sulle quattro pareti oppure quando il terreno di fondazione cede, le crepe trasversali sono il fenomeno più comune che compare. Sono le fessurazioni più pericolose per quanto riguarda le strutture edilizie e vengono chiamate anche crepe oblique. Questo avviene perché questi fenomeni hanno cause diverse ma comunque sempre molto gravi: tra queste vi sono il cedimento delle fondamenta, gli episodi di assestamento del terreno oppure i terremoti. Proprio per la gravità della situazione, bisogna sempre rivolgersi per un parere assolutamente valido e attendibile a un tecnico o a un professionista. Molte volte le crepe trasversali compaiono sui muri portanti e quindi la perizia deve essere messa in opera il più velocemente possibile. Tra l'altro le crepe si allargano un po' alla volta con il passare del tempo: di conseguenza è necessario intervenire tempestivamente prima che possano accadere crolli o lesioni pericolose.
Le crepe nei muri interni di casa o di qualunque altro immobile possono essere causate anche da problemi di umidità sulle pareti, provocati a loro volta da una cattiva coibentazione termica oppure da infiltrazioni d’acqua. Per risolvere questo fenomeno è necessario intervenire per prima cosa sul problema originario, coibentando l'immobile oppure risolvendo le infiltrazioni: successivamente si può passare a riparare le fessurazioni. Solo così si riesce a fermare realmente il degrado delle pareti e che le crepe ricompaiano a distanza di qualche tempo. Un'altra causa delle crepe sui muri interni è l'usura: infatti l'azione del tempo riguarda anche le pareti di una casa. In questo caso bisogna ritinteggiare le pareti usando delle vernici speciali, ma se il degrado è veramente avanzato si deve intervenire sull'intero intonaco. L'occasione può essere sfruttata per inserire tasselli antiumidità per prevenire la formazione di altre fessurazioni.
Riparare le crepe di piccola entità sulle pareti interne avviene impiegando la tecnica della stuccatura: si tratta di un'operazione semplice, veloce e che può essere effettuata anche con il fai da te senza problemi. Per prima cosa bisogna preparare la zona del lavoro e la crepa, raschiandola e allargandola leggermente con un raschietto triangolare: in questo modo si eliminano le parti più deboli della parete, che possono sbriciolarsi durante le operazioni di stuccatura rovinando il lavoro. Allo stesso tempo si evita che lo stucco non aderisca alla superficie. Si consigli di far assumere alla crepa una forma a V, perché risulta più semplice e veloce da stuccare. A questo punto si usa una spazzola a setole rigide per eliminare tutta la polvere presente dentro e intorno alla crepa. Si tratta di un'operazione preliminare fondamentale per assicurarsi che lo stucco riempia completamente la fessura.
Una volta pulita la crepa bisogna inumidirla usando una spugna umida, così che lo stucco abbia una presa maggiore. A questo punto è necessario riempire la fessura con il preparato, magari optando per uno ad asciugatura rapida; l'applicazione avviene con una spatola e i movimenti devono essere da sinistra a destra e viceversa. In particolare si tratta di un'operazione da mettere in opera in senso perpendicolare rispetto alla crepa, facendo attenzione che il materiale penetri a fondo. Infine si deve pareggiare bene lo stucco così da avere una superficie omogenea. Nel caso che la zona della crepa continui a perdere polvere nonostante la pulizia e l'uso del raschietto a V, è necessario stendere una mano di primer per muri oppure un fondo consolidante. Per evitare la comparsa di nuove fessurazioni si applica un nastro di rinforzo e una seconda mano di stucco molto leggera; quindi si cartavetra la superficie e la si pittura.
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