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Le costruzioni realizzate in legno sono soggette a specifiche normative di legge. Devono rispettare, in particolare, il DM 5 luglio 1975 sulle norme igienico-sanitarie e il DPCM 5 dicembre 1997 in merito al requisito acustico passivo minimo. Da non tralasciare il rispetto della normativa antisismica, ovvero del DM 14 gennaio 2008. Anche le normative antincendio (DM 246/1987) e quelle sull'efficienza energetica (DM 26 giugno 2015) e sulla sicurezza (Dlgs 81/2008) devono essere rispettate in ogni loro punto. I vantaggi delle costruzioni in legno, specialmente quando si parla di costruzioni prefabbricate, risiedono soprattutto nei tempi di lavoro ridottissimi. Anche i costi, conseguentemente, sono abbastanza ridotti rispetto alle costruzioni più classiche. Il legno, poi, è un materiale sostenibile, rinnovabile e riciclabile. Isola termicamente ed acusticamente molto bene. Nel 2014, in Italia, si sono costruiti oltre 3.000 edifici in legno.
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Le costruzioni antisismiche sono sempre più indispensabili in Italia dal momento che il Paese presenta un'elevata sismicità ed è spesso vittima di calamità naturali. La resistenza alla scossa sismica deve assolutamente essere rispettata ed esiste, a questo proposito, una specifica normativa. Le costruzioni nuove (così come quelle preesistenti all'atto della ristrutturazione) sono soggette ad apposite leggi. Ad oggi, in merito, si fa riferimento al DM 14 gennaio 2008 denominato "Nuove tecniche per le costruzioni". Vi si riepilogano le zone sismiche in cui è suddivisa l'Italia. In base a questo, andranno attuate le misure ritenute più giuste per costruzioni pienamente antisismiche. Queste misure dipendono anche e, soprattutto, dalla tipologia di materiale che si sceglie per effettuare il lavoro. Importante risulta essere, in merito, la forma delle costruzioni: più questa è regolare, meglio è. Anche l'altezza deve essere proporzionale alla base.
Una cosa è certa: i materiali per le costruzioni antisismiche, data la particolare importanza che assume questo aspetto, devono assolutamente essere di qualità eccellente. Per le strutture in cemento armato, le barre di acciaio che vi si collocano devono essere inossidabili. Il cemento deve essere di una resistenza molto alta. Per le costruzioni in legno, invece, questo deve essere flessibile e molto leggero. Un'ottima resistenza sismica ai terremoti è garantita dalle costruzioni in legno prefabbricate. Anche le costruzioni in muratura devono essere particolarmente studiate per resistere ai terremoti in quanto anche la classica muratura è contemplata tra i materiali antisismici. In questo caso specifico, occorre contare sulla qualità dei materiali. I monumenti più vecchi resistono proprio per questo, benché realizzati in tradizionale muratura.
Le costruzioni in pietra hanno origini davvero antichissime. Risalgono, infatti, a milioni di anni fa le prime strutture in pietra realizzate dall'uomo. Sono resistenti, compatte e durature. Le prime pietre utilizzate erano quelle di origine naturale, ovvero le rocce magmatiche, le sedimentarie e le metamorfiche, appositamente lavorate e suddivisi in blocchi in base alle loro forme e alle loro grandezze. Oggi, sempre prendendo spunto dalle pietre naturali, si utilizzano le pietre artificiali. Con queste si realizzano le costruzioni in pietra ci oggi siamo abituati. I cosiddetti laterizi, che altro non sono che i mattoni, sono tra i materiali più utilizzati in assoluto in ambito edilizio. Il laterizio può essere pieno, forato o per copertura e nasce dalla lavorazione dell'argilla. I laterizi devono essere obbligatoriamente resistenti, duri, impenetrabili dall'acqua e aderenti alle malte.
Sempre più diffuse risultano essere le costruzioni realizzate con il cemento armato. Questo materiale, che è comunque più corretto chiamare calcestruzzo armato, è formato da calcestruzzo e rinforzato con un'armatura fatta di barre in acciaio appositamente connesse l'una con l'altra e preventivamente trattate per durare più a lungo nel tempo (ovviamente insieme al cemento in cui risultano inglobate). Il cemento armato è utilizzato sia per le strutture portanti che per quelle di sostegno e tutte, in ogni caso ed indipendentemente dalla destinazione finale, mostrano le principali caratteristiche del cemento armato, ovvero la durabilità e la resistenza. Le costruzioni in cemento armato sono soggette al rispetto di specifiche normative come la legge numero 1086 del 5 novembre 1971 che disciplina i lavori in cemento armato, il DM 9 gennaio 1996 relativi ai carichi e ai sovraccarichi e ancora il DM 14 gennaio 2008 sulle norme tecniche per le costruzioni.
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