Cura bonsai difficile

La tecnica del bonsai non è di origine giapponese, come molti pensano; deriva dalla Cina, dove da millenni le piante venivano coltivate in piccoli vasi, plasmandone la crescita in modo da mantenerle piccole e di forme precise. I bonsai, quindi, non sono frutto dell'ingegneria genetica, ma di una coltivazione sapiente: ogni specie di albero può diventare un bonsai. Credenza comune vuole che i bonsai siano piante estremamente delicate; in realtà, la cura dei bonsai non è né difficile né impegnativa, richiede solo accorgimenti diversi da quelli delle piante cui siano abituati.

Come altre piante, anche il bonsai deve essere rinvasato, in modo che disponga di terra ricca di nutrienti e possa sviluppare radici corte, folte e fibrose. Il rinvaso va eseguito in primavera; la frequenza di rinvaso dipende dalla specie della pianta e dalla sua età.

I bonsai crescono in base allo spazio che hanno a disposizione. Se si vuole mantenerlo piccolo e con una forma ben precisa, ... continua


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prosegui ... , andrà mantenuto in un vaso di piccole dimensioni; se invece cresce in un vaso spazioso, tenderà a diventare più grande. Il vaso naturalmente deve essere abbastanza grande da contenere le radici e abbastanza profondo da garantire che la terra rimanga umida anche nelle giornate più calde.

Per il rinvaso non va scelto un terriccio troppo fine; durante l'operazione, mai tirare la pianta dal tronco. Dopo aver aggiunto del terriccio nuovo nel vaso, tagliare le radici, disporre l'albero ed inserire nuovo terriccio, aiutandosi con un bastoncino per distribuirlo tra le radici. La pianta va innaffiata fino a che dai fori di drenaggio non esce acqua limpida; dopo il rinvaso, il bonsai per almeno due settimane non va esposto al sole o alla pioggia e per due mesi non va fertilizzato.

Il bonsai va innaffiato solo quando ne ha bisogno, quando il terriccio in superficie è asciutto; il momento migliore è la mattina presto o la sera in estate e nelle ore centrali della giornata in inverno. L'acqua deve essere temperatura ambiente (mai fredda).

La mancanza di microelementi e ioni nel terreno può causare sofferenza del bonsai, quindi è necessario concimare il bonsai nel suo periodo di crescita e aumentare la concimazione nei periodi di stress della pianta (defogliazione, legatura...). Sia un difetto sia un eccesso di concime causano danni, per cui è necessario seguire le indicazioni sul pacco di concime.

Per la cura del bonsai è necessario defogliare la pianta, in modo da mantenere le foglie piccole, equilibrare la presenza del fogliame sui rami e permettere alla luce solare di arrivare anche nelle zone interne. Inoltre con la defogliazione il bonsai si svilupperà di due stagioni in una sola stagione. Il bonsai va defogliato solo se è fertilizzato e in salute, altrimenti si rischia di farlo morire; le foglie vanno tagliate lasciando il peduncolo e il periodo adatto è tra maggio e luglio. Le conifere non devono essere defogliate.

Una condizione di luce adeguata (solare o artificiale) è vitale per la cura del bonsai, che in base alla direzione dell'illuminazione orienta i rami e le foglie ed effettua il suo ciclo vitale (sintesi della clorofilla, fioritura stagionale, riposo invernale). L'esposizione alla luce diretta è sopportata da alcune specie e mal tollerata da altre. La temperatura ideale generalmente è tra 10°C e 30°C; siccome i bonsai prediligono vivere all'esterno, devono stare in ambienti chiusi sono in condizioni climatiche avverse (pioggia e vento forte, neve, gelo) e comunque, durante l'inverno, non devono mai stare in ambienti caldi, rispettando i ritmi biologici stagionali della pianta. Solo i bonsai provenienti da Paesi a clima tropicale si adattano a stare all'interno, perché non sopportano le temperature rigide delle zone temperate; anch'essi però necessitano di luce, umidità notturna e variazione termica tra giorno e notte.

Bisogna conoscere le caratteristiche della specie della pianta, per la cura del bonsai; se non si conoscono, è sufficiente informarsi sulle caratteristiche climatiche del luogo di origine della specie, per trattare la pianta nel modo più adeguato cercando di riprodurre fedelmente l'habitat di provenienza.

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