Il campo dell' elettricità è vasto, complesso e molto insidioso. L'impianto elettrico è formato da un ampissimo numero di circuiti, costituiti da altrettante componenti in grado di gestire in maniera ottimale il passaggio della corrente elettrica limitandone sbalzi e dispersioni. Parte fondamentale di ogni circuito è certamente l'interruttore. Svolgendo la funzione di preservare il circuito impedendo o permettendo alla corrente di circolare, un guasto che lo riguardi potrebbe rivelarsi essere una sciocchezza, come ad esempio uno sbalzo di tensione a cui l'interruttore ha reagito aprendo il circuito col fine di preservarne le componenti, come potrebbe invece rappresentare un sintomo di un problema ben più grave. Proprio per questa ambiguità, è opportuno approcciarsi alla questione con il massimo della cautela e della cura possibile, considerando che ogni intervento avventato potrebbe causare problematiche più gravi di quelle che si sta tentando di risolvere.
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Una delle componenti circuitali più importanti è decisamente rappresentata dagli interruttori, e in particolare di questi e del loro funzionamento si desidera parlare in questa circostanza. L'interruttore rappresenta la componente a cui è riservato il compito di gestire il passaggio della corrente all'interno di un circuito elettrico; a seconda che permetta o meno il funzionamento del circuito, l'interrutore si definisce chiuso o aperto. Esistono diversi tipi di interruttori, costruiti appositamente per operare ad alta, media o bassa tensione, e che si distinguono per dimensioni e proprietà. Le proprietà che caratterizzano gli interruttori sono principalmente tre: la corrente massima nominale, ossia la corrente massima che l'interruttore sia in grado di sopportare senza danneggiarsi per surriscaldamento, il potere di interruzione nominale, consistente nella corrente massima che l'interruttore è in grado di interrompere senza subire danni che ne possano compromettere il funzionamento, e la tensione nominale, ovvero la massima tensione che i contatti sono in grado di sopportare quando l'interruttore si trova in posizione aperta.
Per intervenire su un guasto riguardante il nostro impianto elettrico, bisogna senz' altro, come prima cosa, tener conto di tutte queste caratteristiche. In un campo così vasto e complesso come quello dell'elettricità, gli interruttori sono sicuramente l'elemento su cui è più facile intervenire, ma bisogna tenere a mente il ruolo che questa importante componente è adibita a svolgere: gli interruttori vengono così definiti proprio perché il loro compito consiste nell'interrompere il circuito, impedendo il passaggio della corrente, quando si verificano situazioni potenzialmente rischiose per l'incolumità dell'impianto (e quindi anche per la nostra), sarebbe quindi opportuno, prima di intervenire, accertarsi di non aver sottovalutato il problema assicurandosi che il guasto che coinvolge l'interruttore non sia soltanto il sintomo di un problema più grosso che potrebbe ripresentarsi rendendo vano l'intervento.
Generalmente, le cause che fanno si che un interruttore interrompa la circolazione della corrente all'interno di un circuito sono due.
La più frequente è un sovraccarico nel circuito, causato dalla presenza di troppi dispositivi elettronici collegati al circuito: l'eccessiva richiesta di corrente, in questi casi, porta un'eccessiva quantità di corrente a circolare nel circuito che risulta così più carico del dovuto. In queste occasioni, l'interruttore, sottoposto ad una corrente superiore alla sua corrente massima nominale, si apre interrompendo la circolazione all'interno del circuito e salvaguardando così l'intero impianto.Una motivazione molto più seria che potrebbe potare l'interruttore ad aprirsi è il cortocircuito.Il cortocircuito, molto più pericoloso e complesso da risolvere ed individuare, si genera quando due fili coinvolti all'interno di uno stesso circuito entrano in contatto generando un collegamento in cui il rapporto tra la resistenza e la corrente passante per quel punto sia infinitesimale.Mentre nel caso di un semplice sovraccarico di corrente potrebbe essere sufficiente staccare qualche elettrodomestico prima di riattaccare l'interruttore e ripristinare il normale funzionamento del circuito, nel caso del cortocircuito le problematiche diventano decisamente più complesse.
Come ogni lavoro riguardante il campo dell'elettricità, prima di svolgere qualsiasi mansione è bene essere certi di essersi informati al meglio e di avere a propria disposizione gli strumenti più adatti. Il passo successivo, precedente ad ogni intervento, è senz'altro quello di staccare la corrente per evitare di essere folgorati da inaspettate dispersioni. Un cortocircuito, è solitamente segnalato dalla presenza di fumo, danni o bruciature ai fili dell'impianto coinvolti. Nel caso in cui si presentino segnali che lascino pensare a questa occasione, sarebbe auspicabile rassegnarsi all'idea di fare spazio ai professionisti, per evitare di incappare in danni peggiori.
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