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I pannelli che isolano le pareti dalla temperature e dal rumore sono prodotti in vari tipi di materiali che si classificano mediante un'unità di misura chiamata conducibilità termica lambda, il cui simbolo è "λD" e si calcola in W/mK. Questo valore indica l'energia termica che riesce a passare attraverso il pannello isolante e, più è basso, maggiore sarà la qualità coibente. Su ogni pannello c’è una scrittura che indica quanto calore attraversa la superficie di un metro in un secondo. Ad esempio lambda = 0,045 W/(mK) o lambda = 0,055 W/(mK), significa che il primo materiale è più isolante rispetto al secondo. Il lambda cambia in base al principio della termodinamica secondo il quale il calore si trasferisce spontaneamente dal materiale più caldo a quello più freddo. Alcuni tipi di materiali isolanti non omogenei si misurano con il coefficiente di scambio termico complessivo, determinato da ogni singolo valore lambda e dallo spessore: più sarà elevato lo spessore, maggiore sarà il suo potere isolante. La tecnologia ha fatto passi da gigante anche nell’ambito dell'isolamento termico e i pannelli sintetici sono più efficaci di quelli naturali.
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L'isolamento di una parete può essere di vari tipi: interno, a cappotto o a intercapedine. Nel primo caso si riveste il muro di un materiale isolante, mentre nel secondo si incollano i pannelli alle pareti esterne ricoprendoli poi con uno strato di intonaco speciale. L'isolamento ad intercapedine si effettua praticando uno spazio tra la parete interna e quella esterna e inserendoci poi il pannello isolante. Quest'ultimo tipo di procedimento è il più lungo e costoso ma è anche più efficace, specialmente nel caso di abitazioni con molta umidità. Lo spazio tra le pareti consente un ricambio d’aria tra il pannello e le stesse, dunque la circolazione permette di asciugare prima i muri di case edificate in ambienti con molta acqua. L'umidità è un fattore determinante per il clima dell'abitazione ed è anche il più pericoloso dal punto di vista della salute perché l'umido fa male a tutto. Una casa costruita su fondamenta che poggiano su un terreno bagnato, oppure vicino al mare o altre fonti d'acqua, sarà sempre umida: l'unica speranza per togliere questo fastidioso problema sono le pareti con una camera d'aria interna provviste di pannelli isolanti.
I materiali isolanti si classificano in sintetici e naturali, che a loro volta si suddividono in animali, vegetali e minerali. Gli isolanti di origine animale sono formati da pannelli di lana di pecora o piume di uccelli; sono ottimi isolanti termici ma poco efficaci per i rumori. I composti organici derivati dalle fibre vegetali utilizzano soprattutto il legno; la fibra viene lavorata insieme alla colla creando un ottimo pannello isolante termico e acustico. Le lastre possono essere arricchite di cemento o materiali minerali per renderle più efficaci. Un altro ottimo isolante è la cellulosa per il suo ottimo valore di conduttività termica. Dal fusto di alcune piante si ricavano la juta e il sughero, che vengono trattati e compattati per creare pannelli da inserire all'interno delle intercapedini. Tra gli isolanti di origine minerale ci sono argilla espansa, lana di roccia e lana di vetro, che spesso vengono mescolati a polveri di alluminio e quarzo per renderli migliori. I pannelli con un maggior potere isolante sono quelli sintetici formati da polistirolo o poliuretano espanso. Sono impermeabili, mantengono la temperatura e insonorizzano l'ambiente.
Nell'ambito della ristrutturazione di una casa, la prima cosa da tenere in considerazione è l'isolamento termo acustico; la spesa sostenuta verrà ampiamente ripagata nel tempo in risparmio economico e benessere domestico. La messa in opera di pannelli isolanti è molto diffusa e chi ha una certa dimestichezza con il fai da te può procedere da solo. L'isolamento delle pareti interne è il più semplice da realizzare dal punto di vista pratico, tuttavia presenta alcuni aspetti che vanno esaminati da un esperto. Per effetto della coibentazione le pareti cambiano il grado di assorbimento dell'acqua, formando una condensa che con il tempo potrebbe danneggiare l'intonaco. Per ovviare a questo inconveniente conviene installare una barriera di vapore o uno strato di alluminio tra il muro e il pannello, ma va saputo fare, altrimenti la condensa si formerà tra il muro e il pannello creando danni ancora peggiori. I pannelli vanno incollati con colla speciale o malta al muro dopo averlo accuratamente pulito, poi la parete va stuccata e ridipinta o, meglio ancora, ci va applicato un pannello di cartongesso. Questo ridurrà la superficie calpestabile ma renderà l'isolamento migliore.
L'isolamento delle pareti esterne può essere fatta solamente nell'ambito di una ristrutturazione edilizia. La prima parete perimetrale, accuratamente pulita, viene ricoperta da un'intercapedine nella quale si è inserisce il materiale isolante, creando una camera d'aria che protegge da umido, freddo, caldo e rumori. Sopra la camera d'aria viene posta una seconda parete perimetrale, talvolta munita di fori per facilitare il ricircolo dell'aria. La coibentazione esterna va fatta da un esperto, che deve valutare le condizioni di esposizione dell'edificio, il tipo di mura, la ventilazione e altri parametri. Si possono isolare le pareti esterne anche senza camera d'aria, mediante un procedimento più semplice che comunque deve tenere in considerazione i parametri urbanistici comunali, perché le mura aumenteranno fino a 20 cm di spessore. I pannelli esterni, come anche quelli interni, devono avere determinate caratteristiche di sicurezza certificate ed è sconsigliabile avventurarsi da soli nella coibentazione della casa; bisogna almeno chiedere consiglio agli esperti perché le tecnologie si evolvono continuamente e le leggi in materia di ecologia, ambiente e risparmio energetico cambiano.
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