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I concimi organici più comuni sono lo stallatico, la borlanda, la cornunghia, la pollina, il guano, la farina di ossa, la farina di sangue, il panello di ricino e il lupino macinato. Sono concimi ricavati dagli scarti di lavorazione delle materie prime e della macellazione di animali, o dalle deiezioni di alcuni di essi. Lo stallatico è tra i più conosciuti ed utilizzati; è ricavato dalle deiezioni di animali da allevamento, soprattutto bovini, equini, caprini e ovini, opportunamente trattate e lavorate. Il risultato è un concime pratico da usare e molto efficace, che arricchisce il suolo e ne migliora la struttura. Anche il guano e la pollina sono ricavati dalle deiezioni rispettivamente di uccelli marini (e pipistrelli), e di polli. Il guano però è molto ricco di fosforo e azoto e quindi di nitrati: questi, in caso di piogge intense, vengono dilavati dal terreno e possono inquinare le falde acquifere. La pollina, a causa della forte concentrazione di ammonica, può bruciare le radici e tende ad aumentare la salinità del terreno. Entrambi questi concimi organici devono essere usati con attenzione e in dosi giuste.
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Tra i concimi organici, uno dei più antichi, usato nei tempi remoti, è la cornunghia. Viene ricavato dalla triturazione di corna e zoccoli di animali, soprattutto bovini ed è a lento rilascio. E' un concime ottimo per le piante ornamentali, ma anche per orti e frutteti. Simili alla cornunghia sono i concimi ricavati dalla farina di ossa e di sangue. I concimi a base di polvere d'ossa hanno come controindicazione le piante calcifughe, come gardenie, azalee, ortensie, che non amano l'alta concentrazione di calcio. Sono però adatti agli altri tipi di piante e frutteti. I concimi ricavati da farina di sangue sono molto ricercati per il buon contenuto di azoto. Il processo di sterilizzazione a cui vengono sottoposti ne garantisce la sicurezza. Infine, c'è il gruppo di concimi organici ricavati dagli scarti di coltivazioni, come il panello di ricino, il lupino macinato o la borlanda, ottenuta dagli scarti della canna da zucchero. Questi concimi organici sono utili anche per le sostanze che contengono e rilasciano nel terreno, benefiche per contenere il proliferare di organismi indesiderati.
I concimi contengono macro elementi maggiori, macro elementi secondari e microelementi. Le sostante nutritive principali di cui si nutrono le piante, ovvero i macro elementi maggiori, sono l'azoto (N), il potassio (K) e il fosforo (P). I macro elementi secondari sono minerali come calcio (Ca), zolfo (S), ferro (Fn), magnesio (Mg), mentre le sostanze utilizzate in quantità minori, quindi i microelementi, sono manganese (Mn), rame (Cu), zinco (Zn), boro (B). Alcuni concimi organici contengono azoto, altri azoto e fosforo, ma non contengono potassio, che invece viene aggiunto nei concimi organo - minerali. I concimi organici non contengono quantità esatte di elementi nutritivi come accade nei concimi prodotti industrialmente, ma essi sono comunque ottimali per lo sviluppo delle piante e la fertilità del terreno, anche perché contengono tutti i microelementi necessari ad uno sviluppo rigoglioso. Le sigle degli elementi contenuti nei concimi, sempre riportate sulle confezioni, sono utili per scegliere il tipo di fertilizzante migliore per ciascuna coltivazione.
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