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Il composter è il luogo (generalmente chiuso) dove avviene l'intero processo del compostaggio. E' importante avere quello che più si abbina alle proprie esigenze. Per i giardini più grandi, al classico composter si preferisce il cosiddetto cumulo, una zona del giardino recintata con una rete a maglie finissime e dedicata solo a questo. Il compost è poi coperto con dei teli. Il composter vero e proprio, invece, è un contenitore più o meno grande a forma di campana. Da una fessura superiore richiudibile si inseriscono i rifiuti. Da una laterale si controlla lo stato del processo e si preleva il compost una volta pronto. In determinati Comuni è l'amministrazione stessa a fornire i composter in cambio di una riduzione sulla tassa dei rifiuti urbani. Il composter è bene che sia a contatto con il terreno in modo che i microrganismi possano raggiungerne il contenuto ed accelerare il compostaggio.
Ma come si utilizza il composter? E' relativamente semplice. Basta inserire i rifiuti all'interno attraverso l'apertura superiore ed andare a mescolare sempre ogni qualvolta si introducono nuovi rifiuti. All'interno si verifica la cosiddetta fermentazione, con il compost che raggiunge anche una temperatura (al centro) di 60 gradi. Dopo 2-3 mesi il compost può già essere pronto ma la sua qualità non è mai come quella che si ha dopo i canonici 8-9 mesi. Il compost ottenuto deve avere una profumazione che richiama quella del sottobosco. Se puzza significa che qualcosa non è andato come doveva. Quali sono i materiali che si possono inserire nel composter? Sono rami, foglie, avanzi di cibo, verdure, fiori, fondi di caffè. Non vanno inseriti, invece, materiali come il vetro, la ceramica e la carta.
Sapere come favorire il compostaggio è importante per ottenere risultati migliori ed in tempi più celeri. La posizione dove collocare il composter è fondamentale. Deve trovarsi, infatti, in aree semi ombreggiate, protetto sia dal caldo eccessivo che dal freddo. L'aerazione è altrettanto importante. Solo così, infatti, i batteri e gli organismi in generale potranno propagarsi all'interno dei rifiuti. La mancanza di ossigeno, invece, farebbe proliferare i batteri di tipo anaerobio, tipici della roba marcia e maleodorante. Mescolare spesso il compost è una buona soluzione per impedirne la compattazione eccessiva e permettere la corretta circolazione dell'aria. L'umidità è un altro fattore essenziale perché i batteri per proliferare hanno necessità della giusta umidità. Stringere in mano un po' di compost. Se gocciola è troppo umido e vanno aggiunti rifiuti secchi.
Il compostaggio è una tecnica in grado di portare con sè, sempre che sia realizzato correttamente, un buon numero di aspetti positivi. I vantaggi del compostaggio, infatti, sono diversi. Innanzitutto si può segnalare la notevole riduzione di quelli che sono i rifiuti organici, specialmente se si prendono in considerazione quelli che puntualmente finiscono in discarica e richiedono una buona dose di inquinamento per essere smaltiti correttamente. E' poi possibile fare compostaggio anche di piccole quantità di rifiuti, utilizzando il risultato per i vasi del proprio balcone o della propria terrazza. Dal compostaggio deriva anche un notevole miglioramento del suolo, che beneficia di questa procedura proprio in termini di fertilità. Non meno importante il minore inquinamento ambientale, grazie al diminuito utilizzo delle discariche ma soprattutto al minore impiego di fertilizzanti chimici per la normale concimazione dell'orto o del giardino.
Accanto ai vantaggi è bene citare anche quelli che possono essere considerati come gli svantaggi del compostaggio. Si tratta più che altro di fattori altamente soggettivi ma di cui bisogna comunque essere informati e tenere conto prima di iniziare con il compostaggio. Questa procedura, infatti, può portare alla formazione di cattivi odori e alla possibilità di ritrovarsi circondati da centinaia, se non migliaia, di moscerini ed insetti. Il compost, poi, attira tutti i roditori in genere e quindi può verificarsi la maggiore concentrazione di topi accanto alla zona in cui si effettua il compostaggio. Tutti questi svantaggi ne portano inevitabilmente un altro, ovvero la possibilità di avere dei problemi con il vicinato che potrebbe lamentarsi tanto per gli animali che per il cattivo odore. Altro svantaggio è rappresentato dai tempi lunghi per un buon compostaggio, che si realizza mediamente in 8-9 mesi e non dall'oggi al domani.
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