Concimi

Concimi

I concimi sono complessi di sali minerali, utilizzati in agricoltura, nell'orto e nel giardino, per fare in modo che lo sviluppo delle piante sia vigoroso e costante. Si possono utilizzare diverse tipologie di concimi, alcuni sono prodotti in modo artificiale, producendo molecole altamente biodisponibili, contenenti tutti i nutrienti necessari alle piante. Ci sono anche delle sostanze totalmente naturali che possono avere utilità come concimi, come ad esempio l'humus di lombrico, lo stallatico di mucca o di cavallo, la cornunghia o la pollina. In linea generale il concime è particolarmente utile in terreni molto sfruttati, dove la disponibilità di sostanze minerali per le piante è minima. In coltivazione però il concime si utilizza anche come sostegno progressivo allo sviluppo delle piante, anche per quelle coltivate in terreni dove i sali minerali necessari alla vita sarebbero già presenti.
Concimare una pianta

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I concimi chimici

Concime a lenta cessione I concimi chimici, anche detti concimi minerali, in genere sono prodotti mescolando i sali minerali contenuti nelle rocce, opportunamente macinati e raffinati; si possono preparare anche industrialmente, per via sintetica, in modo da produrre delle molecole complesse, con presenza di diversi sali minerali. Generalmente questo secondo tipo è quello più sfruttato in agricoltura e nel giardinaggio, perché permette di avere concimi complessi, che garantiscono la possibilità di usare un unico prodotto per una fertilizzazione ottimale del terreno. Negli ultimi anni si stanno sempre più diffondendo nell'uso i concimi chimici a lenta cessione: sono preparati sotto forma di particolari granuli, che si disciolgono lentamente ad ogni annaffiatura, permettendo di fornire il concime anche solo una volta ogni 4-6 mesi.

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Concimi organici

Terra ricca di humus I concimi organici sono quelli composti da soli elementi che si possono trovare in natura, organici e non costituiti da rocce o minerali puri, i quali rientrano nella classificazione di concimi chimici. Uno tra i concimi organici più utilizzati dall'uomo, da millenni, è il letame animale. Per poterne sfruttare le proprietà lo stallatico non deve essere fresco, ma deve essere fatto maturare opportunamente, accumulandolo in mucchi per alcuni mesi, in modo che la decomposizione stimoli l'innalzamento delle temperature, che elimina così gli eventuali batteri nocivi presenti ed inattiva i semi di piante infestanti non digerite. Molto apprezzato come concime totalmente naturale è anche l'humus, costituito da deiezioni dei lombrichi o derivato dal compostaggio di materiale organico. Questo concime ha il vantaggio di essere totalmente inodore, ideale anche come pacciamante. Esistono in commercio anche altri concimi organici, come ad esempio la cornunghia, costituita dalle corna e dalle unghie degli animali macellati, la farina di ossa, o la pollina.


Perché si utilizzano i concimi

Orto in pieno sviluppo I concimi contengono delle sostanze minerali utili per la vita delle piante; contrariamente a quanto si pensa, non si tratta di nutrimento, come lo si intende per gli animali, visto che le piante ottengono il vero e proprio nutrimento direttamente dalla luce del sole e dall'ossigeno presente nell'atmosfera. Per fare un parallelo con gli animali, i concimi sono degli integratori di vitamine, o di sali minerali. Per uno sviluppo corretto delle piante in natura queste prelevano dal suolo, attraverso le radici, tutti i minerali di cui hanno bisogno; millenni di coltivazioni hanno mostrato all'uomo che un leggero surplus di sali minerali nel terreno in cui si pongono le piante tende a far crescere più fogliame, ad aumentare le dimensioni delle radici, a migliorare i frutti, sia per quantità che per qualità. Inoltre coltivando le piante ornamentali o dell'orto sempre nello stesso appezzamento si tende a depauperare il terreno dei sali minerali maggiormente utilizzati dalle piante, rendendone necessaria l'integrazione attraverso i concimi.


Macroelementi

I concimi contengono sali minerali; queste sostanze sono suddivisibili in due diverse categorie: i macroelementi e i microelementi. Tale denominazione non individua le dimensioni delle molecole delle sostanze, ma la loro quantità relativa presente nel concime. Fondamentalmente si tende ad utilizzare sempre dei concimi complessi, evitando quelli che contengono un singolo elemento, salvo casi di particolari carenze. In un concime di base sono presenti solo ed esclusivamente i tre macroelementi fondamentali: Azoto, Fosforo e Potassio. La quantità di sostanze contenute è espressa tramite il titolo chimico, che ne indica la concentrazione attraverso un numero presente sulla confezione del concime, a fianco ai tre simboli chimici degli elementi succitati: NPK. L'azoto stimola lo sviluppo generale dei tessuti della pianta; il fosforo favorisce un corretto metabolismo e uno sviluppo corretto dell'apparato radicale. Il potassio stimola il corretto assorbimento dell'acqua nei tessuti delle piante e migliora il colore dei fiori e il sapore dei frutti.


Micro e meso elementi

concimi Un buon concime non contiene solo i tre elementi fondamentali, ma anche piccole quantità di altri sali minerali: i meso elementi sono presenti in quantità abbastanza ampie, i microelementi sono invece presenti in tracce o comunque in concentrazioni minime. All'interno di queste due categorie si possono elencare decine di sostanze: Calcio, Magnesio, Cloro, Ferro, Molibdeno, Zinco, Rame, Manganese. Più un concime è di buona qualità e più lungo è l'elenco di minerali presente e la loro concertazione relativa. Se anche i concimi stimolano efficacemente lo sviluppo delle piante, è sempre bene considerare che l'eccesso può essere dannoso come la carenza, conviene quindi seguire strettamente le indicazioni presenti sulla confezione di ogni specifico fertilizzante, evitando di fornirlo a sproposito. Generalmente le principali concimazioni si effettuano in autunno e in primavera, con ripetizioni regolari durante tutto il periodo di sviluppo vegetativo delle piante.



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