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In Italia si trovano alcune specie di garofani allo stato spontaneo. Caratteristico della flora locale è Dianthus caryophyllus che cresce naturalmente dalla regione submontana fino al mare. Se è ibridato con Dianthus sinensis, produce fiori eleganti e assai profumati, con corolla sia semplice che doppia. Per lo più questi garofani sono di colore rosso violetto. Il fiore è sempre solitario e fornito di squame basali; ha calice gamosepalo tubuloso e striato e corolla a petali dentati. Altre specie spontanee sono Dianthus carthusianorum (caratteristico dei luoghi erbosi e boschivi) e Dianthus superbus, diffuso nei pascoli montani. Invece Dianthus alpinus e Dianthus glacialis sono specie d’alta montagna. Qualunque sia la specie coltivata, i garofani hanno bisogno di un clima mite e di luoghi soleggiati per potersi sviluppare al meglio. Tuttavia alcune specie sopportano temperature molto rigide senza subire danni.
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I garofani coltivati vengono ottenuti incrociando Dianthus caryophyllus in modo particolare. In Italia la coltivazione di questi fiori riveste un ruolo molto importante nel settore della floricoltura. Nello specifico le Regioni più interessate sono la Liguria, la Toscana, il Lazio, la Campania e in parte la Sicilia. Coltivato e noto è anche Dianthus chinensis, originario della Cina e tipico per i grandi fiori dai petali vellutati e variamente colorati. Inoltre i garofani vengono coltivati molto frequentemente nei giardini e in vaso per abbellire gli spazi interni ed esterni oppure per creare aiuole di grande impatto estetico. Queste piante prediligono terreni sciolti, ben drenati e ricchi di sostanze nutritive. Per facilitare la fioritura e avere corolle più belle e dai colori più intensi è bene concimare gli esemplari durante il periodo vegetativo. Vanno somministrati prodotti specifici per piante da fiori a lento rilascio e arricchiti di potassio.
Quando si coltivano i garofani in vaso è bene tenere a mente che si deve procedere periodicamente al rinvaso degli esemplari quando le radici fuoriescono dai fori attraverso cui defluisce l'acqua in eccesso. Il rinvaso in un contenitore di diametro maggiore viene effettuato agli inizi della primavera. Per riempire il vaso si può usare tranquillamente del terriccio universale. Anche se sono specie abbastanza resistenti, i garofani possono essere colpiti da alcune malattie e parassiti. In particolare sono sensibili agli attacchi della ruggine, della muffa grigia e dell'oidio. Inoltre il loro sviluppo risente della presenza di erbe infestanti. Si consiglia di mettere a punto un trattamento preventivo, proteggendo le piante con prodotti anticrittogamici in tarda primavera. La moltiplicazione dei garofani può essere effettuata con varie tecniche e, a seconda della soluzione scelta, cambia anche il periodo di intervento. Ad esempio la semina avviene agli inizi della primavera, la preparazione delle talee in estate e la divisione dei cespi in autunno.
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