Peonie

Peonie: caratteristiche

Le peonie sono piante per giardino appartenenti alla famiglia delle Peoniacee. Le specie di questo genere si dividono in due grandi gruppi: peonie erbacee e peonie arbustive (o legnose). Le peonie erbacee sono perenni e raggiungono un'altezza di circa un metro: nelle specie di origine europea i fiori sono generalmente privi di profumo, mentre in quelle di derivazione siberiana le infiorescenze hanno un aroma molto simile a quello delle rose. Queste ultime varietà sono caratterizzate da una vasta gamma di colori e sfumature che vanno dal bianco al rosso e da abbondanti fioriture che creano un effetto molto decorativo. Le peonie arbustive, invece, sono specie a foglia caduca che possono crescere fino a due metri di altezza. Provenienti dalla Cina e dal Giappone, queste specie resistono bene alle alte temperature e sono di facile coltivazione.
Peonia in piena fioritura

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Peonie: le specie più diffuse

Peonia Lactiflora Di tutte le piante per giardino, le peonie sono sicuramente fra le più versatili: possono infatti essere impiegate da sole o per creare siepi e aiuole ornamentali di grande effetto. Grazie ai loro lunghi steli sono adatte anche come fiori da taglio. Fra le 30 specie di peonie attualmente esistenti, le più diffuse sono quelle arbustive: queste piante, infatti, hanno fiori aromatici e molto decorativi con i quali è possibile realizzare angoli romantici e di grande eleganza. In questo senso ci sono due specie arbustive particolarmente apprezzate: la Peonia Suffruticosa e la Peonia Lactiflora. La Suffruticosa raggiunge i 2 metri di altezza e produce fiori bianchi screziati di rosso: di origine asiatica, è una delle varietà più antiche di questa pianta. Incrociata con altre tipologie di peonia ha dato vita ad ibridi di varie tonalità fra cui spicca la "Sang Lorrain", una varietà dai colori caldi che ama anche l'esposizione diretta al sole. Più tenui sono i toni della Peonia Lactiflora e in particolare delle varietà "Sarah Bernhard" e "Lady Alexandra Duff", dai fiori delicatamente rosati.

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Peonie: impianto e caratteristiche del suolo

Terreno fertile e drenato Il periodo ideale per la messa a coltura delle peonie va dall'inizio dell'autunno alla fine di novembre: in questo modo, l'impianto radicale può svilupparsi in tempo per la fioritura primaverile. Nelle radici la pianta concentra tutte le sostanze nutritive che le consentono di affrontare i mesi più freddi: per questo è importante dedicare molta attenzione al substrato e alle corrette modalità dell'impianto. Il terreno migliore per le peonie è ricco, argilloso e ben drenato: per ottenere un substrato con queste caratteristiche, il terriccio deve essere mescolato ad una quantità sufficiente di sabbia e torba e poi fertilizzato con un concime organico. E' fondamentale evitare i ristagni d'acqua che possono danneggiare le radici causando marciumi ed altre malattie fungine: a questo scopo, se il terreno è particolarmente umido lo si può rendere più asciutto con uno strato di ghiaia sul fondo del vaso o della buca.


Peonie: posizionamento ed esposizione

Siepe di peonia Le peonie possono essere piantate sia in vaso che in piena terra. Nel primo caso sono ideali per decorare il terrazzo o il balcone e per creare angoli suggestivi in un cortile o in un gazebo; le peonie coltivate in piena terra, invece, rappresentano un'ottima soluzione per arricchire una siepe, una bordura o un'aiuola. E' importante scegliere un'esposizione soleggiata o a mezz'ombra: in tutte le stagioni, infatti, le peonie prediligono i luoghi luminosi e temperati. Per favorire lo sviluppo ottimale delle radici, le piantine non devono essere collocate troppo vicine le une alle altre o in prossimità di altri arbusti: a tal proposito è sempre consigliabile lasciare intorno ad ogni pianta di peonia uno spazio di circa 80 cm in caso di specie erbacee e di 150 cm per le specie arbustive. Grazie alle loro grandi capacità di adattamento, le peonie sopravvivono bene in tutti i climi e in quasi tutte le tipologie di terreno.


Coltivazione peonie

Dopo la messa a coltura, le peonie richiedono cure semplici ma molto scrupolose. Gli arbusti devono essere potati regolarmente una volta l'anno, preferibilmente nella stagione autunnale; ogni pianta, però, deve essere sempre ripulita dalle foglie secche e dai fiori appassiti per favorirne la rigenerazione. Se si decide di recidere i fiori, gli steli devono essere tagliati quando i boccioli non sono ancora completamente aperti: in caso contrario, i fiori recisi avranno una durata più breve. Le irrigazioni non devono essere troppo frequenti: tra una innaffiatura e l'altra, il terreno deve asciugarsi completamente. Nei periodi di siccità è possibile aumentare la quantità di acqua, assicurandosi comunque che il substrato sia sempre leggero e ben drenato. Per nutrire la pianta in modo ottimale è importante concimare il terreno con un prodotto organico a lento rilascio: a questo proposito è preferibile optare per un letame bovino non troppo umido o per un concime specifico per piante da fiore.


Malattie peonie

peonia rosa Le malattie delle peonie sono generalmente determinate da un eccesso di umidità, atmosferica o del terreno. I ristagni idrici, infatti, provocano l'insorgenza di marciumi intaccando le radici e causandone il deterioramento. Fra le più comuni patologie di questo tipo spiccano la Botrytis e il Cladosporium. I sintomi della Botrytis sono visibili su quasi tutte le parti della pianta: le foglie appaiono segnate da chiazze secche, mentre i boccioli e fusti recano zone intaccate da muffa grigia. Il Cladosporium, invece, si manifesta con piccole macchie rotonde sui fusti e sul fogliame. Per combattere questi marciumi è necessario trattare la pianta con prodotti antibotritici, limitando allo stesso tempo le innaffiature e l'uso di concimi a base di azoto. Molte specie di peonie possono essere attaccate anche dai parassiti: fra i più comuni e devastanti ci sono i nematodi, piccoli vermi che si installano all'interno delle radici provocando la morte irrimediabile della pianta. L'unica cura contro i nematodi è costituita dalla prevenzione: in caso di attacco infatti, la pianta colpita deve essere immediatamente eliminata per evitare il propagarsi dell'infezione.




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