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Il genere denominato Clematis comprende diverse centinaia di specie, suddivise in due grandi gruppi: erbacee e rampicanti. In generale, resistono molto bene alle stagioni invernali e non temono le temperature invernali al di sotto dello zero. Le Clematis erbacee si adattano facilmente a qualunque tipologia di terreno anche se è consigliabile evitare quelli eccessivamente calcarei. Per quanto riguarda le Clematis rampicanti il substrato più indicato è alcalino e a medio impasto. Se le piante vengono coltivate in vaso è importante cambiare il terreno ogni due anni, rinvasando gli esemplari in vani contenitori più capienti e profondi. Il periodo per la messa a dimora è uguale per tutte le specie di Clematis, infatti, si possono piantare a partire dall'autunno e fino alla primavera inoltrata.
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Le concimazioni da dispensare alle piante da fiore di Clematis variano in base alla suddivisione fra erbacee e rampicanti. Le specie erbacee possono ricevere del concime liquido da somministrare in primavera, all'incirca una volta alla settimana. In alternativa, è possibile optare per dello stallatico ben maturo da pacciamare intorno al colletto delle piante. Per le Clematis rampicanti è preferibile scegliere un prodotto liquido, ricco di potassio e azoto, da fornire in primavera e per tutta la durata della fioritura. Se i vegetali sono coltivati in vaso è consigliabile iniziare le concimazioni nel mese di marzo, impiegando un fertilizzante minerale da diluire direttamente nell'acqua delle irrigazioni. Le somministrazioni si ripetono mediamente una volta a settimana e vengono gradatamente sospese con l'arrivo della stagione autunnale.
L'esposizione più consigliata per fare crescere rigogliosamente le piante di Clematis è molto luminosa per quanto riguarda la parte aerea mentre le radici devono essere mantenute all'ombra. Infatti, è importante preservare l'umidità del substrato evitando il contatto diretto con i raggi solari. Una patologia tipica di questi vegetali è il cosiddetto seccume della clematide che colpisce il fusto delle piante e i germogli. Per salvare le Clematis è indispensabile intervenire potando le parti malate, trattandole con della poltiglia bordolese. Inoltre, se le piante non hanno un'umidità ambientale ottimale possono ammalarsi di oidio o mal bianco. Le foglie si ricoprono di muffa bianca e le piante rallentano la crescita. Per arrestare l'avanzata del fungo si utilizzano soluzioni a base di rame e zolfo.
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