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La contabilizzazione individuale del calore è una procedura che riguarda tutti gli edifici con più appartamenti il cui riscaldamento è alimentato dalla stessa centrale termica, che sono cioè serviti da un sistema centralizzato. L'esempio più classico è quello del condominio. L'obiettivo è quello di aumentare i risparmi energetici facendo pagare a ogni appartamento la quantità di energia effettivamente consumata per riscaldare o climatizzare l'unità immobiliare. Infatti il sistema di riscaldamento centralizzato prevede la ripartizione delle spese in base alla metratura dell'appartamento, mentre la contabilizzazione del calore consentirà di pagare solo per ciò che effettivamente si è deciso volontariamente di consumare. Di conseguenza, i risparmi energetici saranno più o meno consistenti a seconda della situazione individuale. Si ricorda infine che per avere risparmi più consistenti si deve associare alla contabilizzazione del calore un buon isolamento termico.
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La contabilizzazione del calore riguarda sia i condomini che i singoli appartamenti. Nel primo caso gli amministratori devono far installare dispositivi per la contabilizzazione del calore e collegarli a centraline di rilevamento per registrare i consumi dell'edificio e farne una stima in euro. Nel secondo caso, si monitoreranno i consumi di ogni singola abitazione. I dispositivi sono chiamati contabilizzatori di calore e si installano su ogni termosifone per regolare autonomamente la temperatura, controllare e misurare il calore. Alla contabilizzazione del calore va infatti accoppiata la termoregolazione. Resta da tenere a mente però che la quasi totalità degli edifici dovrà ripiegare sulla contabilizzazione del calore indiretta perché costruiti prima degli anni Ottanta: di conseguenza non rispondono affatto agli attuali criteri di risparmio energetico. La maggior parte, infatti, alimenta i termosifoni con le classiche caldaie a gasolio centralizzate.
La contabilizzazione indiretta del calore è l'unica possibile negli edifici in cui l'impianto di riscaldamento si basa sulla diffusione tramite colonne montanti. Anche se sono sistemi molto datati e che non rispondono agli standard per l'efficienza energetica sono ancora molto diffusi in Italia. In questo caso si installa su ogni termosifone un ripartitore di calore dotato di due sensori che misurano rispettivamente la temperatura dell'area della stanza e quella della superficie del calorifero stesso. Questi valori permettono di calcolare quanta energia termica emette complessivamente un termosifone e, sommando i dati di tutti i caloriferi, si conoscerà quanta energia viene consumata dall'appartamento. Le valvole termostatiche, poi, consentono di regolare il flusso di acqua calda all'interno del termosifone e di determinarne i consumi e il calore irradiato di volta in volta.
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