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Il sistema di riscaldamento formato da radiatori elettrici per poter funzionare e svolgere il suo dovere ha bisogno di corrente elettrica. Questo genere di alimentazione non serve solo per accendere il dispositivo, ma anche per la produzione di aria calda mediante l’Effetto Joule. Questo particolare effetto fisico si viene a verificare quando una qualsiasi corrente elettrica attraversa un materiale detto conduttore caratterizzato da una resistenza al passaggio dell’energia elettrica. Ed è proprio questa caratteristica che determina l’innalzamento della temperatura e quindi la produzione di calore. L’aria calda prodotta poi viene trasmessa in tutto l’ambiente generalmente mediante 3 sistemi, ossia convezione, irraggiamento o un mix tra i primi due metodi. La convezione fa si che l’aria che sta più vicina al radiatore elettrico si scaldi per poter salire e creare spazio che viene occupato dall’aria fredda. In questo modo si crea un circolo d’aria che permette di spargere il calore all’interno di un ambiente. Invece la metodologia per irraggiamento consiste semplicemente nel far emettere radiazioni elettromagnetiche al radiatore in questione. Queste onde, una volta incontrato un qualsiasi corpo, vengono assorbite da quest'ultimo che, di conseguenza, si riscalderà.
Le tipologie di radiatori elettrici maggiormente usate e diffuse sono sicuramente:
• Il radiatore ad olio, conosciuto moltissimo perché generalmente è montato su ruote per facilitarne il trasporto. La resistenza che produce calore al passaggio della corrente elettrica è totalmente immersa in un particolare olio che serve come accumulatore di calore. Questo particolare sistema serve a continuare a fornire calore anche se il radiatore viene spento. Inoltre vi è da citare il fatto che questo genere di dispositivo è equipaggiato con un termostato che confronta la temperatura del radiatore con quella esterna, in modo da poter interrompere l’alimentazione quando si è raggiunta la temperatura desiderata;• I termoconvettori invece sono caratterizzati da una resistenza costituita da materiale ceramico che viene inserita all’interno di un dissipatore in alluminio. Questa ha la capacità di aumentare la superficie di contatto con l’aria che viene scaldata. L’aria fredda invece viene aspirata all’interno del radiatore elettrico mediante una o più ventole mediante feritorie.Per quanto concerne il calcolo del consumo da parte di questi dispositivi vi è da dire che non è molto semplice da fare dato che vanno considerate tantissime variabili collegate non solo alle caratteristiche tecniche del radiatore preso in considerazione, ma anche all’immobile che si sta tentando di riscaldare. Generalmente per poter stabilire il consumo effettuato da questo dispositivo viene preso in considerazione:
• volume della stanza o immobile che deve essere riscaldato• tipologia di isolamento termico applicato all’edificio, ossia la sua capacità di impedire al calore di uscire verso l’esterno• termostato del termosifone, nello specifico l’intervallo di tempo esistente tra la temperatura del radiatore e quella esterna (minore è questo intervallo, maggiore sarà il risparmio energetico)• latitudineIn linea di massima, per riscaldare un ambiente di circa 30mq con un radiatore di circa 800 Watt, la spesa si aggirerà intorno ai 0.15€ all’ora.
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