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Il dimensionamento dei termosifoni riguarda non solo il calcolo delle nuove dimensioni dei corpi radianti, ma anche il loro riposizionamento in base alla volumetria e alle superfici degli ambienti appena realizzati. Ciò vale in particolar modo per gli impianti di riscaldamento tradizionali, cioè quelli centralizzati. L'obiettivo è la salubrità e una buona vivibilità sia di tutta la casa e che dei singoli ambienti: per questo si deve calcolare quanto calore è necessario per riscaldarli in maniera opportuna. Si tratta di un calcolo per niente semplice perché si devono considerare numerosi aspetti e fattori fisici. Innanzitutto si devono valutare le caratteristiche dell'involucro (i muri) e l'isolamento termico che sono in grado di fornire, l'esposizione della stanza, la regione in cui si vive. Infine si deve tener contro della temperatura dell'acqua dell'impianto, perchè per un funzionamento ottimale dovrebbe essere la più bassa possibile.
In genere per il calcolo del dimensionamento dei termosifoni si può contattare un tecnico specializzato oppure si può utilizzare un metodo di massima molto più veloce e pratico per avere delle indicazioni di base. Tuttavia è bene verificare i dati ottenuti con un professionista esperto per assicurarsi della loro correttezza. Innanzitutto calcolate la cubatura dell'ambiente in questione tenendo conto della sua superficie e della sua altezza media. In genere per riscaldare un metro cubo di volume servono 30 kcal di energia termica, anche se il valore può aumentare fino a 40 kcal o diminuire in base all'esposizione della stanza, al tipo di infissi e al numero delle finestre. Tanto per fare un esempio, un ambiente di 20 metri quadri necessita di circa 1800 kcal per essere riscaldato. Per la trasformazione del valore in watt moltiplicate il numero di kcal per il fattore 1,163.
In base al valore si sapranno le dimensioni e il numero di elementi del termosifone, che determinano il consumo corrispondente. Infatti sul catalogo è riportata anche la potenza termica di ogni elemento del termosifone: ad esempio, per un ambiente di 20 metri quadri servono 1547,72 watt e, se ogni elemento del corpo radiante ha una potenza di 300 kcal, si divide il valore in watt con quello della potenza. Quindi 1547 diviso 300 ha come risultato un numero di elementi pari a 5. Adesso, in base alla composizione del termosifone, si sceglierà il modello più adatto: i termosifoni in ghisa trattengono più a lungo il calore, anche se sono meno impiegati al giorno d'oggi, mentre quelli in alluminio invece si riscaldano subito e sono considerati i migliori in commercio. Inoltre se la stanza ha un'esposizione a sud oppure si caratterizza per la presenza di ampie vetrate, si consiglia di arrotondare i valori per difetto perché i raggi del sole contribuiscono a riscaldare l'ambiente.
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