Impianti di riscaldamento

Gli impianti di riscaldamento sono, per definizione, un complesso sistema di elementi configurati con il fine di generare, distribuire e controllare il gradiente di calore in un determinato ambiente. Gli impianti di riscaldamento erano noti fin dai tempi antichi e i Greci, per esempio, utilizzavano l’aria calda generata da una fornace posta al di sotto del pavimento; il flusso di calore prodotto in questo modo veniva convogliato fino a degli appositi fori presenti nei muri. Tale sistema, noto come ipocausto, rimase in uso in tutto il Mediterraneo fino al basso Medioevo. Al giorno d’oggi il progresso tecnologico ha semplificato e reso più efficienti gli impianti di riscaldamento, che comunque non sono in grado di controllare l’umidità relativa di un ambiente, che decresce con l’aumento di temperatura dell’aria, e la temperatura media radiante. Quest’ultimo valore termico può essere comunque trascurato, ... continua

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prosegui ... , in quanto il differenziale di temperatura tra le pareti di un ambiente e l’aria con il passare del tempo diviene un fattore trascurabile. Tutti gli impianti di riscaldamento funzionano riscaldando un combustibile, che può essere aria, acqua o vapore, che viene convogliato tramite opportuni macchinari negli ambienti da supportare. La diffusione dei vari tipi di impianto è da porre in relazione a diversi fattori, tra cui l’economicità del combustibile, oppure la sua disponibilità, la presenza o meno di una rete del gas, la dimensione e la quantità degli ambienti serviti dall’impianto e le eventuali normative che presuppongono l’utilizzo di energie rinnovabili. I componenti fondamentali degli impianti di riscaldamento sono costituiti da generatori di calore, vasi di espansione e rispettive pompe in cui questo circola e, infine, da dei sistemi terminali, ovvero gli elementi del sistema che si scaldano e diffondono il calore nell’ambienti in cui sono collocati. Nello specifico, il calore circola sotto forma di combustibile riscaldato dal generatore, il quale lo invia per mezzo di un circuito di pompe ai rispettivi elementi diffusori terminali. All’interno di tale circuito, i vasi di espansione hanno il compito di compensare le dilatazioni termiche e raggiungono la loro massima espansione quando gli impianti di riscaldamento sono accesi. Negli impianti moderni la circolazione del fluido termovettore non è più generata dall’opposizione di differenti temperature, ma tramite delle elettropompe che vengono azionate meccanicamente da un motore elettrico. In questo modo la circolazione del fluido è più veloce e, considerando inoltre che si tratta di sistemi chiusi in cui, per esempio l’acqua, l'elemento che circola è sempre lo stesso, il risparmio energetico e di combustibile è assicurato. Per quanto riguarda gli elementi terminali del sistema, la loro installazione ottimale prevede il posizionamento al di sotto di finestre oppure in prossimità delle pareti esterne, col fine di bilanciare il flusso termico in direzione di superfici più fredde. Prima di optare per un particolare tipo di impianto di riscaldamento occorre valutare al meglio quale tipo di alimentazione sia idoneo alle proprie esigenze. Per esempio, l’utilizzo di GPL o metano risulterà certamente più svantaggioso rispetto alla legna o a pellets di ultima generazione. Questi ultimi combustibili sono sicuramente i più convenienti, in quanto bruciano meno rapidamente ed hanno un costo inferiore. Tuttavia, gli impianti di riscaldamento a pellets o legna richiedono una manutenzione più impegnativa, rappresentata dallo stoccaggio del combustibile e dai lavori di pulizia quotidiana che il sistema comporta. Un ulteriore fattore da non sottovalutare, con il fine di ridurre i consumi e ottenere la massima efficienza degli impianti di riscaldamento, è il dimensionamento degli elementi terminali. Per la scelta ci si può avvalere di specifici cataloghi forniti dai produttori, nei quali viene sempre indicata la potenza termica sviluppata dal sistema scelto, le perdite di carico, che sono diverse per ogni impianto, e la portata del fluido termovettore. Tali caratteristiche devono essere messe in relazione al particolare contesto ambientale che ospiterà l’impianto, avvalendosi nel caso del parere di un esperto nel settore.
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