I vantaggi delle caldaie biomassa risiedono soprattutto nel combustibile utilizzato poiché si tratta di elementi naturali, che riducono di gran lunga l'inquinamento se messi a confronto con le stesse tipologie tradizionali e sono anche ecologiche, dato che le emissioni prodotte sono minime. Ulteriori vantaggi risiedono invece nel dispositivo che è innanzitutto sicuro, la manutenzione è molto semplice e ha un alto rendimento calorico. Inoltre il combustibile si può reperire con facilità e soprattutto non è ingombrante. Da tenere presente che la stessa lavorazione delle biomasse comporta anche un utilizzo maggiore di manodopera e quindi l'aumento di posti di lavoro nel settore. La caldaia a biomassa si adatta perfettamente a qualsiasi tipologia di abitazione, comprese quelle disposte a condominio che hanno l'impianto centralizzato. Un ulteriore vantaggio risiede nel fatto che è possibile usufruire degli incentivi statali per ammortizzare i costi.
I prezzi delle caldaie biomassa hanno un costo di partenza di circa 4000 euro a cui occorre aggiungere la spesa per l'installazione che può avvenire unicamente tramite un personale qualificato che rilascia un apposito certificato per quanto riguarda la funzionalità e la sicurezza. Più la caldaia avrà una potenza superiore e più il prezzo tende a salire. È possibile usufruire degli incentivi statali tramite la detrazione per ristrutturazione o attraverso quelle per risparmio energetico. Nel primo caso si può ottenere circa il 50% della spesa effettuata fino ad un massimo di 96000 euro. Per quanto riguarda il secondo caso è possibile beneficiare di un ecobonus pari al 65%. In entrambi i casi occorre avere a disposizione tutte le fatture e i certificati per i lavori eseguiti e le spese vanno pagate tramite bonifici bancari da cui risulta la causale del versamento.
Le tipologie di caldaie biomasse riguardano tutte le categorie di elementi che per la loro composizione rientrano nel concetto di biomassa stabilito dalla comunità europea. Possono essere raggruppate in tre categorie: quelle a pellet che utilizzano gli scarti della lavorazione del legno che vengono essiccati e poi pressati fino ad ottenere dei piccoli cilindri; quelle a cippato che invece usano pezzi di legno di piccole dimensioni, residui vegetali oppure la sansa che si ottiene dalla macinatura delle olive; quelle a legna che bruciano composti legnosi di dimensioni discrete che vengono lasciati ad essiccare. Una caratteristica che deve avere il combustibile per essere efficiente e dalla resa termica notevole è quella di abbassare il contenuto di acqua. In questo modo la biomassa brucia più velocemente e produce più calore.
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