Giardini zen

Cosa sono i giardini zen

I giardini zen sono solitamente quei tipi di giardini secchi attribuiti alla cultura buddista giapponese: questi si troverebbero nelle vicinanze dei templi, ma c'è chi sostiene che non siano così caratteristici e sarebbero invece frutto di un'interpretazione occidentale. Esteticamente, si presentano con una distesa sabbiosa su cui sono sistemate delle rocce e una fonte d'acqua, simboleggianti la terra, gli alberi e l'acqua, ma più in generale, la natura con i suoi cambiamenti. Queste forme d'arte per esterni, possono essere di natura privata o pubblica, in quanto sono facilmente reaizzabili sia in un angolo del proprio giardino che in un parco o all' esterno di un tempio, come appunto accade in Giappone. In mancanza di un giardino su cui sfogare la propria creatività, si può decidere di acquistare un giardino zen in miniatura, il cosiddetto Bonseki.
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Significati e simboli

Onde intorno alla roccia in giardino zen Nonostante siano bellissimi anche solo da guardare, i giardini zen hanno vari significati e varie simbologie; il loro scopo è quello di diffondere energia positiva intorno all'ambiente e alle persone presenti, infatti, il colore bianco della ghiaia rappresenta la positività. Le rocce, andranno a ricordare le piante e gli esseri viventi sulla terra, ma secondo altre interpretazioni, rappresenterebbero la forza delle montagne, da cui attingere. L'acqua, invece, simboleggia la vita. Volendo, all'interno del giardino possono essere sistemate anche delle piante reali, molto caratteristiche, come i bonsai, oppure semplici licheni/muschi. In alcuni giardini zen compaiono anche altri elementi, tra cui tavoli o altri in pietra, ma ciò dipende dai gusti personali: ciò che non deve mai mancare, sono i tre elementi di base ( ghiaia, rocce, acqua).

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Filosofia e giardinaggio

Statua Budda in giardino zen I giardini zen possono essere un hobby coinvolgente per tutti coloro che adorano fare giardinaggio, giacchè come tutti i giardini, richiedono molte cure ma regalano altrettante soddisfazioni: sarebbe infatti consigliabile, decorarlo e abbellirlo a seconda delle stagioni. Questi, però, non nascono come una semplice alternativa ai comuni giardini occidentali, essenziali abbellimenti per l'esterno delle abitazioni, ma racchiudono in loro una particolare filosofia, quella buddista, che permette, attraverso la contemplazione del paesaggio, di ritrovare pace e benessere. Cura e contemplazione sono ugualmente indispensabili per trarre beneficio dal proprio giardino zen e a tal proposito è molto utile disegnare di tanto in tanto delle linee, rette e concentriche ( intorno alle rocce ), simboleggianti lo scorrimento del tempo e dell'acqua.


Giardini zen: Storia del giardino zen

Giardino di un tempio Il primo antenato di questi famosi giardini fu creato a Kamakura, ed è risalente al XIII d.C. : dall' aspetto di questa regione e dalla filosofia soggiacente, quella buddista, introdotta in Giappone solo poco tempo prima, nascono le riduzioni minimalistiche che caratterizzano il giardino zen. La maggior produzione di questi, si ebbe tra il XIII e il XIV secolo dopo Cristo. Successivamente, con i cambi delle dinastie, vennero cambiati anche i giardini, destinati ad allietare l'imperatore o a creare la calma necessaria alla meditazione, nei templi, i quali mantennero solo alcuni elementi dei parenti minimalisti. Con notevoli modifiche, i giardini zen sono giunti sino ai nostri giorni: spesso se ne possono ammirare di splendidi, arricchiti da elementi provenienti da altre epoche storiche del Giappone ( e della Cina), mentre il più bello (e tra i più antichi), si può ammirare a Ryoan-ji.


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