Dorifora

Doryphora decemlineata o Leptinotarsa decemlineata?

Anche se è conosciuta con il termine scientifico di Doryphora decemlineata, oggi è più corretto definirla Leptinotarsa decemlineata, a seguito della nuova classificazione del genere. E' un insetto appartenente alla famiglia dei Crisomelidi. Doryphora è un nome composto dai due termini greci dory cioè lancia e fero che significa portare, per cui: portatrice di lancia. Il termine stava ad indicare i palpi mascellari a forma di lancia nella loro parte terminale. La nuova nomenclatura Leptinotarsa deriva sempre dal greco e più precisamente dal termine leptyno il cui significato è assottigliare. Il termine è usato per via dei tarsi assottigliati di questo insetto. Decemlineata, invece è di origine latina e questa parola sta ad indicare le dieci striature nere che ricoprono le elitre dell'insetto.
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Ciclo biologico

Larva di dorifora Gli adulti della dorifora passano l'inverno interrati ad una profondità tra i 20 e i 40 cm circa. Ne usciranno in primavera, quando la temperatura esterna si aggirerà sui 14°C. E' in questo periodo che, dopo l'accoppiamento, la femmina depone le uova sulla pagina inferiore delle foglie della pianta attaccata; in gruppi di 20-40. Per fissarle al meglio secerne un fluido giallastro e adesivo. Entro due settimane le uova schiudono originando le larve che in tre settimane circa e dopo tre mute, si lasciano cadere a terra e si nascondono ad una profondità che varia dai 5 ai 15 centimetri. Qui diverranno pupe nel giro di 48 ore. In due settimane diventeranno gli adulti di prima generazione che riprenderanno il ciclo dall'inizio e porteranno alla nascita degli esemplari di seconda generazione. La terza generazione è possibile solo in regioni con inverni miti. Gli esemplari di seconda o di terza generazione sono quelli che passeranno l'inverno nascosti nel terreno.

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Lotta alla Dorifora

Lotta alla Dorifora La dorifora è un vero flagello: in situazioni pedoclimatiche a lei congeniali, se anche sopravvivesse solo il 10% delle uova, una coppia potrebbe dare origine a 1.000 miliardi di discendenti. Il controllo delle infestazioni non è una scelta, è un obbligo.

Nella lotta biologica si possono utilizzare diversi nemici naturali della dorifora. Uno è un fungo: l'Ifomicete Beauveria bassiana. Disponibile sotto forma di preparato, da spruzzare sulle patate con le normali pompe a pressione per pesticidi. L'altro è un batterio: il Bacillus thuringiensis ssp. Kurstaki e il Bacillus thuringiensis ssp. tenebrionis. Quando viene ingerito libera delle tossine letali per molti insetti, ma fortunatamente del tutto innocue per l'uomo. Anche il

Myiopharus doryphorae, un insetto Dittero, si annovera fra i migliori parassitoidi.

Per la lotta chimica si utilizzano vari composti presenti sul mercato che sono in continua evoluzione, perché ad oggi, la dorifora è resistente ad una ventina di insetticidi fra i più comuni.




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