Il colore dei fiori dei tulipani è molto vario e copre un ampio spettro cromatico: per lo più i fiori sono rosa, rosso, porpora, giallo, arancione e bianco, tuttavia questi colori sono talvolta sfumati di verde oppure screziati in varie combinazioni. Le foglie sono di solito poche (da due a sei), carnose, rozzamente lanceolate, lunghe 15-25 cm e larghe 3-6 cm. Spuntano appena sopra la superficie del terriccio, sia direttamente dal collo del bulbo che nella parte inferiore dello stelo fiorifero. Le foglie possono essere di qualsiasi gradazione di verde, spesso con una sfumatura grigia. I tulipani più adatti da coltivare in casa sono quelli per colture precoci. Si dividono in due gruppi, tulipani semplici a fioritura precoce e tulipani doppi a fioritura precoce. Entrambi i tipi raggiungono un'altezza massima di circa 40 cm e hanno fiori che raggiungono i 12 cm di diametro.
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I bulbi dei tulipani vanno piantati all'inizio dell'autunno per poter godere della loro fioritura in casa da metà dicembre a marzo. Si possono usare sia contenitori a tenuta d'acqua che vasi e ciotole muniti di fori di drenaggio. Bisogna piantare 5 o 6 bulbi insieme, ma non troppo vicini l'uno all'altro, con l'apice appena sporgente sopra il terriccio ben inumidito. Si può usare sia un terriccio da giardino che un terriccio di torba. Quando i bulbi sono stati piantati, si mantiene umido il terriccio. I vasi vanno tenuti al buio a una temperatura non superiore, ma anche non troppo inferiore, ai 10°C. L'oscurità e il fresco sono importanti per lo sviluppo di un buon sistema radicale prima che inizi la fase vegetativa. Se non si ha un locale buio, bisogna ricoprire i vasi con un foglio di plastica nero e porli su un balcone ombreggiato oppure sul davanzale di una finestra. I vasi possono restare all'esterno fino a quando arriva il gelo, poi devono essere sistemati in un locale fresco.
Prima dell'inizio della fase vegetativa bisogna innaffiare il terriccio quanto basta per mantenerlo umido, ma non intriso d'acqua. Non è necessario concimare. Si mantengono i bulbi al fresco e al buio finché le foglie sono diventate alte 5- 8 cm, di solito dopo 8- 10 settimane. Dopodiché, si scoprono i contenitori e si espongono gradatamente le piante alla luce e a temperature leggermente superiori. Bisogna innaffiare, quando è necessario e mantenere i tulipani in un ambiente relativamente fresco possibilmente sotto i 16°C finché gli steli fioriferi non hanno raggiunto un'altezza di 8-10 cm e i boccioli sono spuntati dal fogliame. Con il procedere dello sviluppo, le piante sono in grado di tollerare una temperatura più alta, ma non vanno sottoposte a temperature molto superiori ai 16°C. A 12-15°C i fiori rimangono attraenti per 3-4 settimane. Il caldo, invece, li fa appassire rapidamente. I tulipani non possono essere coltivati un secondo anno in casa. Non bisogna però eliminare i bulbi, che possono essere piantati all'aperto, dove fioriranno negli anni successivi.
Le specie rustiche non hanno bisogno di concimazione. Per le specie di tulipani che vengono piantate all'aperto dopo la fioritura, si dovrebbe mescolare al terriccio un fertilizzante a lenta azione, come la farina d’ossa. Alle specie delicate, due o tre settimane dopo la prima irrigazione completa, all'inizio del periodo vegetativo, si può somministrare un fertilizzante. Tale trattamento non è però necessario per le piante appena invasate: infatti, il loro terriccio fresco fornisce il nutrimento sufficiente fino al momento della fioritura. Dopo che una pianta è fiorita, la concimazione diventa più importante perché comincia a preparare il nutrimento per la stagione seguente. Durante il periodo vegetativo, bisogna somministrare un fertilizzante liquido a intervalli regolari a tutte le piante, salvo quelle invasate di recente. Si continuano queste concimazioni per tutte le piante dall'inizio del periodo della fioritura fino a circa due settimane prima del previsto periodo di riposo.
Le specie rustiche non hanno bisogno di concimazione. Per le specie di tulipani che vengono piantate all'aperto dopo la fioritura, si dovrebbe mescolare al terriccio un fertilizzante a lenta azione, come la farina d’ossa. Alle specie delicate, due o tre settimane dopo la prima irrigazione completa, all'inizio del periodo vegetativo, si può somministrare un fertilizzante. Tale trattamento non è però necessario per le piante appena invasate: infatti, il loro terriccio fresco fornisce il nutrimento sufficiente fino al momento della fioritura. Dopo che una pianta è fiorita, la concimazione diventa più importante perché comincia a preparare il nutrimento per la stagione seguente. Durante il periodo vegetativo, bisogna somministrare un fertilizzante liquido a intervalli regolari a tutte le piante, salvo quelle invasate di recente. Si continuano queste concimazioni per tutte le piante dall'inizio del periodo della fioritura fino a circa due settimane prima del previsto periodo di riposo.
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