La kalanchoe blossfeldiana è una pianta di scarse esigenze e molto facile da coltivare, probabilmente questa caratteristica ne ha favorito la diffusione come piccola pianta ornamentale, molto utilizzata anche in Europa. Si tratta di una succulenta, che ama le temperature abbastanza alte e sopporta senza problemi la siccità. Si coltiva generalmente in vaso, in quanto teme le temperature eccessivamente basse, inferiori ai 10°C. Se coltivata in giardino si mette a dimora nelle aiuole in primavera inoltrata, per poi spostare le piante in vaso all'arrivo dell'autunno; nelle regioni con clima particolare favorevole può invece rimanere all'aperto per tutto l'anno. Non necessita di eccessive annaffiature, che si forniscono solo quando il terreno è asciutto, durante la bella stagione. Se coltivata all'aperto, all'arrivo dei primi freddi si interrompono totalmente le annaffiature; in appartamento invece è bene fornire poca acqua, anche durante l'inverno, ma solo quando il terreno risulta completamente asciutto.
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La Kalanchoe appartiene alla famiglia delle crassulacee, piante che in natura si sviluppano ai bordi della savana, in zone rocciose e caratterizzate da vegetazione bassa; quindi le piante ricevono una buona quantità di luce solare diretta, cosa che ne favorisce una vegetazione compatta e densa e una ricca fioritura. Nei mesi estivi, quando le temperature sono superiori ai 25-30°C, è consigliabile posizionare la kalanchoe in modo che sia posta a mezz'ombra, per evitare che il sole la colpisca quando il caldo è eccessivo. Generalmente nei vivai le kalanchoe sono vendute in piena fioritura, per poter fare in modo che i fiori si ripetano anche negli anni successivi è importante che la pianta attraversi un periodo di freddo, che simuli l'inverno. Quando viene coltivata in appartamento è quindi importante mantenerla in una stanza poco riscaldata, oppure in un vano scale, per almeno 4-5 settimane all'anno. In questo periodo è bene evitare le annaffiature.
Il fogliame della kalanchoe non necessita di potature, anche perché la pianta tende a non aumentare eccessivamente di altezza o di volume. Molto spesso la pianta tende a produrre nuove foglie, mentre quelle più grandi e vecchie disseccano; conviene rimuovere alla base le foglie rovinate, tagliandole dove il picciolo si collega alla parte centrale della pianta. Questa eventualità però si presenta ad intervalli ampi, quindi la pianta può non necessitare di alcun tipo di potatura per settimane o mesi. I fiori sbocciano progressivamente, riuniti in corimbi; quando tutti i boccioli su uno stelo sono appassiti, è bene rimuovere lo stesso, per cercare di stimolare la continuazione della fioritura. Generalmente le kalanchoe sono piante di scarse esigenze, che in molti casi possono essere lasciate totalmente a se stesse, pur ottenendo una pianta decorativa e piacevole alla vista.
Come avviene anche per molte altre succulente, la kalanchoe non ama avere a disposizione grandi quantità di terreno; del resto in natura queste piante si sviluppano in terreni rocciosi o con molti ciottoli, dove trovano solo piccoli scampoli di terra. Il rinvaso si effettua dopo la fioritura, scegliendo un contenitore di poco più grande del precedente, utilizzando un terreno per piante grasse, poco coeso e ricco di sabbia o di perlite, in modo da mantenere un drenaggio molto efficace. Gli esemplari coltivati in giardino, nelle aiuole, tendono a produrre rosette molto meno dense e compatte, non sempre piacevoli come le piante appena acquistate. Visto che le kalanchoe sono decisamente piante poco costose, molto spesso si tende a posizionarle nelle aiuole senza preoccuparsi di cosa accadrà nel periodo invernale, per sostituirle l'anno successivo.
Tra gli appassionati di kalanchoe si coltivano anche molte altre specie, come ad esempio: Kalanchoe beharensis, che può raggiungere dimensioni elevate; Kalanchoe tomentosa, con fogliame ricoperto da sottili peletti che donano un aspetto vellutato; kalanchoe daigremontiana, che si sviluppa producendo minuscole rosette sul bordo fogliare, che si distaccano dalla pianta madre per diffondersi in qualsiasi direzione ad ogni scuotimento della pianta. Alcune specie di kalanchoe tollerano senza problemi anche un clima abbastanza rigido, con minime vicine ai 2-5°C, per questo motivo in molte zone d'Italia le si può trovare anche nella macchia mediterranea, allo stato naturale. I fiori di queste varietà sono tubolari, in genere nelle tonalità del rosso e dell'arancio, e sbocciano al culmine di alti steli. Particolarmente apprezzate anche le specie con fogliame caratterizzato da puntini di colore vario.
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