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La certificazione energetica di un edificio viene rappresentata graficamente da un "cruscotto", ovvero uno schema in cui una lancetta indica il grado di efficienza energetica e quello di prestazione energetica che il sistema edificio può raggiungere nel breve periodo. Al grafico ad istogrammi colorati si aggiunge la documentazione che indica sia le prestazioni energetiche della parte esterna che il rendimento medio degli impianti. Per gli edifici di oltre 200mq è obbligatorio indicare la performance della parte esterna per la climatizzazione estiva, portando a otto le classi energetiche. L'introduzione della classe A+ conferma l'adozione del software DOCET elaborato dall'ENEA e Itc-CNR per la diagnosi delle prestazioni energetiche degli edifici già costruiti, in sostituzione alla normativa UNI/TS 11300 che prevede una procedura semplificata per gli edifici di vecchia costruzione e sotto i 1000 mq che non abbiano apprezzabili qualità energetiche. Il certificato ha una validità di 10 anni, se però nel corso di questi anni vengono effettuati interventi che migliorano le prestazioni energetiche questo può essere aggiornato.
L'attestato di certificazione energetica viene rilasciato dal certificatore energetico, che è un soggetto privato accreditato, oppure da diversi organismi riconosciuti dagli enti territoriali. Molte Regioni, introducendo i decreti attuativi, hanno consentito la costituzione di organismi che supervisionano i professionisti abilitati alla redazione dell'attestato energetico. Oltre alla supervisione altrettanti enti si sono costituiti per la formazione dei certificatori. Dal 2013 il decreto PR del 2013 che recepisce la direttiva europea 2010/31/UE si introduce la figura del "tecnico certificatore energetico" professionista formato da un congruo numero di ore pratiche e teoriche che lo mettono in grado di produrre le certificazioni energetiche richieste. I corsi sono diretti a laureati in ingegneria, agronomia, chimica, scienze ambientali, architettura, geologia, fisica, matematica e, inoltre a geometri, periti agrari e periti industriali. I costi della certificazione energetica, poichè non esiste un tariffario nazionale, variano da luogo a tipologia di edificio, dall'esistenza della documentazione tecnico-amministrativa a quei fattori che complicano il lavoro del certificatore.
L'attestato di certificazione energetica è obbligatorio dal 1°luglio 2009 per gli atti di compravendita e va inserito nel rogito notarile, per i contratti di locazione l'obbligatorietà parte dall'anno successivo mentre la legge sanziona anche la pubblicità degli annunci commerciali che dal 1° gennaio 2012 omettono di indicare la categoria energetica in cui rientra l'appartamento in vendita. Infatti, chi acquista un immobile ha in ogni caso la possibilità di valutare anche le prestazioni energetiche e fare una scelta più consapevole. La certificazione energetica consente di ottenere l'accesso alle detrazioni irpef per il 55% per le spese di riqualificazione dell'edificio. Non tutte le Regioni consentono l'autocertificazione in classe energetica G, le autodichiarazioni infatti non riportano indicazioni in merito ai possibili correttivi per risparmiare energia. Non è applicabile in Lombardia, Piemonte. Emilia-Romagna, Liguria e Trento. Il DPR 75/2013 si applica alle Regioni e Province autonome che non hanno ancora provvedimenti propri. Dal 6 giugno 2013, inoltre, gli edifici di nuova costruzione, in caso di vendita devono produrre l'APE, attestato di prestazione energetica.
Due diversi attestati qualificano per legge la certificazione energetica. Il primo deriva dal d.lgs. 192/2005 e successive modifiche (192/2005 e D.L.63/2013) come attestato di qualificazione energetica ed è uno strumento di controllo delle prestazioni energetiche che segue alla fase di costruzione o di ristrutturazione degli edifici con lo scopo di migliorarne le performance. L'attestato di prestazione energetica sostituisce dal 6 giugno 2013 il precedente e svolge il ruolo di strumento informativo del proprietario, dell'acquirente, del locatario circa il grado di efficienza energetica dell'edificio. Fornisce le indicazioni per il miglioramento dei parametri di efficientamento, con proposte, correttivi e un ventaglio di soluzioni economicamente convenienti. Questo attestato contiene tutti i dati che consentono di valutare e scegliere, al momento dell'acquisto o della locazione, tra edifici anche in base alle relative prestazioni energetiche.
Con l'attestato di prestazione energetica gli edifici vengono "classificati" secondo classi prestazionali e quindi si rivela un importante strumento di orientamento del mercato immobiliare.Dal 10 novembre 2009 la Regione Piemonte ha aderito al servizio CEonline che consente, con la semplice compilazione di un format, di richiedere quattro o più preventivi gratuiti che vengono redatti e restituiti in 24 ore dai certificatori. Questo assicurerebbe un risparmio medio del 30% rispetto all'offerta del singolo certificatore e i preventivi sono garantiti per completezza, trasparenza e facilità di comprensione. Tramite il portale si può accedere inoltre a tutte le informazioni necessarie e alle normative. I certificatori sono autorizzati dalla Regione e possono essere scelti anche in base ai feedback che ricevono dagli utenti. Un' indagine a livello nazionale di Altroconsumo fa emergere però una certa dose di scetticismo riguardo all'affidamento della certificazione nazionale a questo tipo di servizio. Non tutti i certificatori hanno effettuato infatti i sopralluoghi previsti per legge e non tutte le certificazioni erano conformi alla normativa. In alcuni casi l'indagine comparativa ha messo in evidenza discrepanze tra le relazioni dei diversi certificatori e spesso i tempi di attesa si sono rivelati lunghi fino a due mesi.
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