Benché alcuni vantaggi dei led siano innegabili, come il consumo notevolmente inferiore e la ridotta manutenzione richiesta, ci sono diverse voci contrarie all'implementazione dell'illuminazione stradale a led. Tra le principali motivazioni dei contrari, c'è il fatto che se la sostituzione dei vecchi corpi luminosi con quelli a led avviene a macchia di leopardo sul territorio nazionale, si finirà con l'avere tratti stradali con un'alternanza di illuminazione, ottenendo così l'effetto contrario a quello desiderato, aumentando la pericolosità del tratto stradale poiché si costringe il conducente a uno stress visivo dato dal cambio di tipologia di illuminazione. Un altro punto su cui in molti si interrogano è l'abbaglio della luce led. Per costruzione fisica, il led concentra un'elevata potenza luminosa in uno spazio ridottissimo se confrontato alla superficie luminosa delle sorgenti tradizionale. Questo significa che, se il corpo del lampione e led non è ben studiato si rischia che la luce possa abbagliare il conducente, diventando quindi estremamente pericolosa.
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L'illuminazione stradale a led ha preso molto piede, invece, nelle aree pedonali o ciclo-pedonali dove i vantaggi superano gli aspetti sfavorevoli. Sono già molti i comuni italiani che hanno iniziato ad aggiornare i sistemi di illuminazione pubblica proprio partendo dalle aree pedonali o ciclo-pedonali. L'opinione pubblica a tal proposito si è comunque divisa, da una parte i più visionari che approvano qualunque cosa sia innovativa ed ecologica, dall'altra i tradizionalisti che si sentono romanticamente legati al passato. L'aspetto ambientale va comunque sottolineato. In un momento storico in cui l'ambiente è malato e mal sfruttato, l'avvento dell'illuminazione a led anche in campo stradale, porta a una riduzione progressiva, ma significativa, delle immissioni di Co2 nell'atmosfera, dovuta ai processi produttivi e di smaltimento delle sorgenti luminose tradizionali.
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