Per quanto concerne la carriera di Kurt Wenner si può dire che la grafica è sempre stata una costante. Una delle sue occupazioni più prestigiose è sicuramente quella che lo vedeva impiegato per la Nasa come illustratore ufficiale. Il suo compito, nello specifico, era creare dei concept art di progetti che dovevano essere realizzati in futuro. Dopo aver abbandonato la Nasa si da all’arte per strada, iniziando a realizzare disegni 3d sul pavimento del Santa Barbara Museum of Art. L'artista parteciperà a numerose manifestazioni, creando lavori unici nel suo genere, arrivando ad ottenere alcuni riconoscimenti per la profonda educazione artistica profusa alle persone che assistevano ai suoi lavori. Tra i premi ottenuti si possono citare sicuramente il Kennedy Center Medallion, il Golden Bacchus e il Golden Giotto.
L’Anamorfismo non è altro che un particolare effetto visivo scaturito dall'illusione ottica che si viene a creare quando un'immagine viene proiettata su un piano distorto. In questo modo l’immagine stessa diviene riconoscibile solamente se viene guardata da una certa angolazione. La parola anamofosi deriva dal greco. Se la analizziamo possiamo notare come essa sia sostanzialmente composta da due parti: ana e Mòfosis, che sta a significare forma ricostruita. Tale tipo di tecnica viene usata molto in ambito artistico per dare ai disegni una sensazione di tridimensionalità del dipinto. Nel corso del tempo anche altri campi hanno conosciuto l’applicazione dell’anamorfismo, come il cinema, la pubblicità, il teatro e persino il calcio e la formula 1 (un esempio sono le insegne pubblicitarie a bordo campo).
Alcune opere di Kurt Wenner vennero usate nel tempo come copertine di documentari o addirittura commissionati da importanti aziende o organizzazioni. Nel 1987 l'artista ebbe modo di partecipare ad un importante documentario prodotto dalla National Geographic dove è stato ripreso mentre effettuava il suo lavoro di artista. Tale filmato di 45 minuti vinse il New York Film Festival nell'anno 1991. Un altro esempio di uso dei suoi lavori è sicuramente quello del 2010, quando l’organizzazione di Greenpeace ha richiesto le sua abilità per la realizzazione di un’opera che poi venisse presentata a Bruxelles, aventi le dimensioni di circa 22 metri per 22 metri. La composizione creata dallo stesso Wenner raggiunse in tale occasione il record mondiale di più grande immagine mai realizzata da una sola persona.
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