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Nella storia del giardino spiccano nel Medioevo e soprattutto nel Rinascimento quelli animati: si tratta di giardini fatti realizzare da sovrani, esponenti delle case regnanti o delle grandi famiglie nobili. Erano elementi di moda e si basavano su scherzi "vegetali", che venivano ritenuti divertenti dalle stesse vittime. Ad esempio dagli alberi fuoriuscivano schizzi d'acqua che colpivano i passanti, dai soffitti delle grotte cadeva una cascata di farina, passando sotto un pergolato di rose si finiva ricoperti di cenere. Come in un teatro, tutto era artificiale e i vari trucchi erano possibili grazie a complicati meccanismi molto ingegnosi. Questi giardini erano molto diffusi soprattutto in Spagna, in Italia (famoso quello di Tivoli) e in Francia, dove tra gli altri si ricorda quello di Hesdin, dotato anche di uno zoo. Sempre in Francia un paio di secoli più tardi furono approntati i giardini di Versailles.
Ai giorni nostri la storia del giardino vede una grande diffusione di questi spazi verdi, prima appannaggio solo di chi poteva permetterseli. Anche le persone che non hanno lo spazio necessario perché vivono in appartamenti di città spesso creano dei piccoli giardini domestici sul balcone, sul davanzale delle finestre o persino in casa grazie alle piante in vaso. Negli ultimi tempi si sono diffusi giardini secondo natura, cioè dove i fiori, gli alberi e gli arbusti piantati sono locali o comunque provenienti dal territorio nazionale oppure da un altro dal clima simile. In secondo luogo si opta per un prato rustico invece che per uno all'inglese. Anche le rose appartengono a varietà rustiche o selvatiche, che non richiedono cure particolari: le più diffuse sono la rosa canina, la rosa rugosa e la rosa rubiginosa. È sempre meglio proteggere il lato del giardino più esposto al vento con una siepe lunga e folta.
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