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Ogni anno si parla di celle fotovoltaiche del futuro riferendosi ad una singolare ed innovativa creazione progettata in questo settore specifico. Si portano avanti approfonditi studi ed interessanti ricerche anche per abbassare i costi di produzione e, di conseguenza, d'acquisto sul mercato di questi dispositivi solari. Non molto tempo fa si è parlato della creazione di celle fotovoltaiche rivoluzionarie realizzate attraverso l'uso di un nuovo materiale: la perovskite. Due ricercatori, Annamaria Petrozza ed Henry Snaith, hanno dichiarato ai mass media che, proprio attraverso particolari semiconduttori policristallini costruiti con perovskite, si possono realizzare celle fotovoltaiche che arriverebbero anche ad offrire un'efficienza energetica maggiore del 15% rispetto ai consueti pannelli solari, fabbricati in tradizionale silicio. Quest'ultimo, proprio per la sua scarsa presenza in natura, ha dei costi di produzione maggiori.
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Tra le innumerevoli celle fotovoltaiche di ultima generazione vi sono anche quelle spalmabili. A che cosa ci riferiamo nello specifico? Si tratta di un impianto solare costruito con l'uso di pellicole altamente sottili. Il vantaggio è che queste possono essere facilmente poggiate su qualsiasi base, l'importante è che sia liscia. Queste celle fotovoltaiche sono state progettate da EnSol, una società norvegese specializzata nella tecnologia dei nanocristalli. Sappiamo, tra le altre cose, che differentemente da tutti i tradizionali dispositivi solari, queste celle in esame possono essere anche immesse direttamente sui vetri delle case, sugli edifici pubblici, e finanche sulle ali degli aerei. In realtà proprio perché sono celle spalmabili l'azienda pensa di poterle applicare anche su altre superficie piatte presenti nelle metropoli.
Di recente si parla molto anche delle celle fotovoltaiche di multi giunzione dotate di una straordinaria efficienza energetica. A progettare questo sistema particolare, in seguito tre anni di intenso lavoro, è stato l'istituto Fraunhofer for Solar Energy Systems ISE. Le innovative celle solari sono formate da quattro sottocelle che riescono ad offrire uno straordinario risultato: si parla, infatti, di un rendimento energetico del 44,7%. Questi dispositivi sono stati fabbricati attraverso il wafer bonding: una singolare tecnologia dell'impacchettamento. Sappiamo che questi dispositivi sono state ideate per essere usate in modo particolare nel campo aerospaziale, anche se in seguito sono state prese in considerazione anche per altri settori. Nelle celle di multi giunzione è assente il silicio, mentre sono presenti semiconduttori del gruppo III-V della tavola periodica.
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