Per scegliere la scala a chiocciola che fa al caso nostro, occorre valutare 'a priori' alcuni parametri, innanzitutto lo spazio disponibile. A volte, infatti, si dispone di ambienti ristretti dove è possibile montare solo scale a ingombro ridotto. Niente paura, le tipologie di scale a chiocciola in commercio sono molteplici e, fra queste, è possibile trovare 'mini-scale' senza rinunciare alla funzionalità e all'eleganza. La tipologia a chiocciola si presta benissimo per sfruttare proprio i micro-spazi partendo da un diametro base di 120 cm con pedata minima di 30 cm e alzata da 16-18 cm, come previsto dalla normativa vigente, misure precluse per altri tipi di scale decisamente più ingombranti. Anche il peso varia a seconda dell'altezza e dei materiali di cui è composta la scala, mediamente una scala a chiocciola di diametro minimo e altezza di 300 cm può pesare dai 190 ai 230 kg.
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Come ogni complemento d'arredo che si rispetti, anche la scala a chiocciola dev'essere in grado di abbinare la comodità alla bellezza. Il trend del momento la vuole a colori, meglio se in kit "fai da te", facile da montare e con ottimi risultati di tenuta e intonazione cromatica in linea con il mobilio, i tessuti e i tendaggi. Ad esempio "Clip", ultima nata di Fontanot, azienda leader nella produzione di scale, è un'innovativa "chiocciola" minimal facilmente componibile grazie al sistema del montaggio a morsa, che si distingue per l'assortita tavolozza di vernici a secco che la rendono particolarmente fresca e brillante, in grado di "ringiovanire" ogni tipo di ambiente. La gamma cromatica disponibile sul mercato spazia fra verde, blu, bianco, viola e arancio, tutte tonalità adatte anche alle camerette dei più piccoli.
Se non ci si accontenta di una scala a chiocciola qualunque, quella elicoidale può fare la differenza, per raffinatezza e design. Particolarmente scenografici e dalla struttura architettonica di forte impatto visivo gli ultimi modelli firmati "Rizzi" presentati al Salone internazionale dell'arredamento Index Dubai 2016 in tre varianti: in cemento, in legno e in acciaio. Volumi sinuosi, a spirale, sagome di moderna progettualità per queste creazioni d'arredo che chiamare scale è riduttivo, meglio dire sculture in grado di esaltare ampie hall, zone giorno o notte. La particolarità delle scale elicoidali Rizzi sta nella pulizia formale data dal profilo sottilissimo del gradino e dalla possibilità di personalizzarle con diverse finiture materiche. Tutte le scale vengono prima pre-montate in azienda e poi spedite al cliente finale.
Se si decide per la scala a chiocciola "fai da te", il mercato propone una miriade di kit per chi ha il pallino dell'hobbistica senza voler (o poter) spendere una fortuna. Il problema è la posa in opera che può creare qualche problemino ai meno avvezzi anche in presenza di istruzioni, ma niente paura, cercheremo di illustrare gli step per un montaggio a regola d'arte. Innanzitutto, occorre munirsi di un filo a piombo per tratteggiare correttamente la linea su cui far combaciare il gradino di sbarco. Una volta posizionato il piede della scala, va fissato con i tasselli in dotazione dopo aver praticato i fori con una punta da 12 mm. Si applica, poi, la borchia copri-piede collegando le colonnine ai gradini, fatto ciò si passa a regolare il distanziatore a seconda dell'altezza voluta, inserendo la base telescopica del gradino sul piede saldato a terra. A questo punto, si può ruotare il gradino e spingerlo in basso, fino a bloccare il distanziatore, quindi avvitare i bulloni e ripetere l'operazione per tutti i gradini. Una volta inserito lo sbarco si fissa al solaio con i bulloni in dotazione e si procede con l'inserimento della colonna terminale.
Vi siete mai chiesti perché le scale dei castelli, quasi tutte a chiocciola, salgono in senso orario? C'è una ragione che affonda le radici nei secoli, quando nei periodi di aspri conflitti per l'egemonia sul territorio, i castelli erano bersaglio di attacchi da parte dei nemici e si trasformavano, quindi, molto spesso in teatri di guerra. Il fatto di costruire all'interno delle torri degli antichi manieri delle scale a chiocciola con andamento ascensionale destrorso non è affatto casuale, ma frutto di studi scientifici messi in atto da oculati architetti. Il perché è presto detto: l'obiettivo era quello di adottare una precisa strategia difensiva per avere la meglio sul nemico. Infatti, gli invasori si sarebbero trovati ad impugnare la spada dalla parte del pilone o della ringhiera con conseguenti difficoltà a gestire il duello, a meno che non fossero mancini, questo spiega come mai fossero particolarmente apprezzati e ricercati proprio gli spadaccini in grado di maneggiare la spada con la sinistra.
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