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Come detto prima il tester non è altro che uno strumento fatto da un contenitore di plastica di diversa grandezza (a seconda del modello preso in considerazione). All’interno del quadrante, la zona principale del tester analogico, si ha un pannello su cui sono indicate le varie scale con cui si misurano le grandezze di tensione, corrente e resistenza. L’ago presente nello strumento, una volta effettuato il collegamento per iniziare le misurazioni, oscillerà, passando da destra a sinistra e indicando un valore perlopiù preciso. Nel campo delle misurazioni elettriche è sicuramente più preciso il tester digitale, che grazie ad una tecnologia più avanzata e all’assenza di una raffigurazione grafica di una scala di valori, riesce a fornire un dato molto più preciso. Infine sono da citare anche i due puntali o morsetti (generalmente uno rosso e uno nero per distinguere la polarità positiva da quella negativa) che permettono di collegare lo strumento o in serie o in parallelo all’interno del circuito elettrico su cui va fatta la misurazione. Naturalmente l’operatore deve necessariamente interpretare in modo corretto i dati forniti dal tester analogico.
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Per poter effettuare una misurazione in maniera corretta è necessario innanzitutto collegare al tester analogico i cavetti che possiedono una delle estremità formate da un morsetto o un puntuale, utili per effettuare tutte le rilevazioni del caso. Per maggiore comodità e mantenere un collegamento saldo generalmente si usa il morsetto. Mentre quando si ha bisogno di effettuare delle misurazioni in modo preciso su più punti allora è più indicato l’utilizzo del puntale, caratterizzato da una punta fine che permette di posizionarlo in maniera precisa senza ingombri. A questo punto non rimane altro che selezionare la misura da rilevare mediante la manopola apposita; di solito lo strumento in questione permette la misurazione di più grandezze, come la tensione sia in corrente alternata che continua, valori di corrente e la resistenza. Quindi una volta puntati gli spinotti non rimane altro che leggere il valore fornito dallo strumento.
Per quanto riguarda l’acquisto di un tester analogico si può dire tranquillamente che ne esistano di diverse tipologie e modelli appartenenti a varie fasce di prezzo, ognuna caratterizzata dalla presenza di funzionalità e particolarità più o meno uniche. Gli esemplari più economici offerti dal mercato possono arrivare a costare una decina di euro, mentre le versioni più avanzate dello strumento risultano essere molto più costose, arrivando ad avere un valore di circa 100€ o 200€. Il tutto viene naturalmente determinato in primis dalle offerti presenti nei negozi rivenditori, dalle funzioni precedentemente citate, il brand del produttore e perfino il design. Per questo motivo è necessario valutare attentamente le proprie esigenze, considerando quanto verrà utilizzato lo strumento acquistato.
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