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Per coltivare le rose rampicanti occorre, in primo luogo e se la nostra scelta è orientata su rose di tipo Rambler, procurarsi dei sostegni di legno attorno a cui le rose potranno avvolgere i loro tralicci per sostenersi. Le Climber, l'altra tipologia principale di rose rampicanti, invece non necessita di sostegno, ma andrà regolarmente potata per permettere ai nuovi fiori di germogliare. Le rose si possono coltivare per talea, oppure per innesto; l'importante è che il terreno che andrà ad ospitarle sia stato precedentemente preparato con attenzione, alternando letame, terriccio, concime organico e acqua (questa operazione viene definita dagli addetti ai lavori "messa a dimora" e va preferibilmente effettuata nei mesi autunnali, oppure in inverno). Nel potare le rose ricordatevi di non effettuare mai il taglio troppo in prossimità della gemma, ed eliminate le foglie superflue che potrebbero soffocare la piantina; in men che non si dica, se tutto è andato a buon fine e non ci sono problemi, sarà la talea stessa a produrre nuove foglie e gemme.
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Le rose - non solo le rose rampicanti, ma tutte le varietà - sono molto selettive per quanto riguarda il concime. Se vogliamo coltivare delle rose sane, robuste e dai colori brillanti dovremo quindi prestare molta attenzione a questo aspetto e dedicare tempo e attenzione alla concimazione del terreno. Durante le fasi della messa a dimora è importante alternare concime (meglio se organico e sottoposto a compostaggio per renderlo più ricco), terriccio, letame e torba; proprio quest'ultima infatti per le sue caratteristiche è particolarmente amata dalle coltivazioni di rose rampicanti. Anche i sassi o la pomice, mischiati al terreno, potrebbero favorire la crescita rapida delle rose rampicanti. Una curiosità, infine: sembra che le rose crescano maggiormente rigogliose e colorate se concimate con regolarità con del letame liquido. Questo "trucco del mestiere" arriva nientemeno che dalla celebre giallista Agatha Christie, che riporta l'aneddoto nella sua autobiografia raccontando come proprio questo tipo di letame avesse permesso a sua nonna materna di ottenere coltivazioni di rose dal profumo, il colore e le dimensioni eccezionali.
Anche le rose rampicanti, come del resto praticamente ogni tipo di piante e fiori, possono purtroppo cadere vittima di parassiti e malattie. Se vogliamo cimentarci nella coltivazione di questi splendidi fiori, quindi, dovremo fare attenzione a riconoscere gli agenti patogeni o i segnali di un'infestazione in corso. Fra gli insetti, gli afidi e i tripidi sono sicuramente i più comuni e, anche se non particolarmente aggressivi, possono seriamente danneggiare le gemme e gli steli delle rose rampicanti. Sono anche particolarmente difficili da individuare, a causa delle loro dimensioni ridotte. Ma le rose rampicanti potrebbero cadere vittima anche di della cetonia dorata, che come dice il nome stesso ha una livrea particolarmente vistosa ed è un concreto pericolo per le gemme, di cui si nutre. Fra le malattie più diffuse c'è anche la macchia nera, un fungo che distrugge le foglie delle rose, soprattutto se l'ambiente in cui le abbiamo piantate è caratterizzato da una forte umidità. Anche l'oidio (un altro tipo di fungo che rallenta e in alcuni casi può addirittura arrestare la crescita delle foglie e dei fiori novelli) e le ruggini sono problemi molto diffusi.
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