Coltivazione cardo
La coltivazione del cardo comincia dalla preparazione del terreno. La pianta preferisce i terreni fertili, in posizione soleggiata. E' quindi opportuno vangare il terreno e concimarlo con letame ben maturo. La semina in semenzaio va fatta tra aprile e maggio; le piantine spunteranno nel giro di 10 - 20 giorni, purché la temperatura non scenda al di sotto dei 16 gradi. Quando avranno 6 foglioline e saranno alte circa 15 centimetri, vanno trapiantate nell'orto, ad una distanza di circa 70 centimetri l'una dall'altra. La pianta del cardo viene considerata come annuale ed estirpata dopo il raccolto. Se viene lasciata nel terreno, fiorirà e diventerà piuttosto ingombrante. C'è però da dire che la fioritura è molo bella. Il cardo, come pianta, somiglia al carciofo ma, a differenza di questo, si mangiano solo le coste fatte diventare bianche e tenere. Le innaffiature regolari e le temperature dell'inverno faranno crescere la pianta, ma per renderla appetibile bisognerà farla imbiancare.
Una parte importante della coltivazione del cardo è l'operazione che rende bianche e quindi tenere, appetitose e meno amare le coste. Si procede in questo modo: utilizzando del cartone, della plastica scura o altro materiale che isoli dalla luce, si avvolgono le piante legandole in fasci con spago o rafia. Per un risultato migliore conviene rincalzare il terriccio alla base; fatto questo, bisogna attendere circa 6 - 8 settimane perché il cardo sia pronto da consumare. Per avere un raccolto distribuito nel tempo, si possono "fasciare" le piante a scalare, così da averle pronte man mano che si consumano. Se l'inverno è rigido, la pianta di cardo imbianca meglio. Quando la si vuole raccogliere, si estirpa con le radici e si eliminano tutti gli scarti, ovvero le foglie esterne e le radici stesse, fino ad arrivare al cuore bianco del cardo, che somiglierà ad una costa di sedano. Anche il cardo, come tutti i vegetali, non va ripiantato per due anni di seguito nello stesso posto.
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