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Le azalee sono piante della famiglia delle ericacee, e come tutti gli esemplari di questo gruppo amano un terreno moderatamente acido, con ph intorno ai 5 o 5,5. Il terreno deve essere anche ben concimato, ricco e con un adeguato drenaggio: l'azalea mal sopporta i ristagni d'acqua, che possono causare marciumi. Un terreno di questo tipo si trova generalmente sotto alle conifere, ma se non avete pini in giardino potete acquistare un terriccio adatto nei negozi specializzati o online. Per mantenere le caratteristiche del terreno è comunque consigliabile una pacciamatura superficiale, idealmente composta di aghi e corteccia di pino. Le azalee hanno radici superficiali, non vanno quindi piantate troppo in profondità e in caso di coltivazione in vaso è preferibile scegliere vasi larghi e poco profondi. Per assicurare un buon drenaggio, potete disporre uno strato di pomice o argilla espansa di circa 2 cm in fondo al vaso: essendo una pianta acidofila è meglio evitare la ghiaia, che rilasciando carbonato di calcio tende a neutralizzare il ph del terreno.
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L'azalea è una pianta che ama i climi temperati, anche se può resistere fino a -10° senza subire danni fatali. In inverno è comunque meglio ritirare i vasi in casa, o ancora meglio in una serra fredda; in alternativa è necessario per lo meno spostarli in una zona riparata dai venti e sollevarli da terra in modo che non congelino, e possibilmente proteggere la parte aerea della pianta con il velo da sposa. Per le piante in piena terra invece, è necessario scegliere accuratamente la posizione in cui piantarle perchè non sarà poi possibile spostarle. In caso di climi molto caldi è importante porle in zone che d'estate restano ombreggiate per la maggior parte della giornata, e che trattengono una certa umidità. L'ideale è piantarle all'ombra di latifoglie, che garantiscono un riparo fresco d'estate ma lasciano filtrare la luce del sole d'inverno quando perdono le foglie. Se il clima invece è tendenzialmente fresco con inverni rigidi, è meglio disporre le aiule lungo i muri della casa, in modo che riparino le azalee dai venti invernali.
Quando le nostre belle azalee saranno piantate nella sede adeguata alle loro esigenze, inizieranno a prosperare e fiorire arricchendo l'ambiente di stupende macchie di colore. Bisogna innaffiare le azalee da marzo ad ottobre, mentre in inverno si renderà necessario solo in caso di lunghi periodi secchi. Il metodo migliore per assicurare la giusta quantità d'acqua è innaffiare abbondantemente l'azalea, e lasciare poi che il terreno asciughi del tutto prima di procedere ad una nuova innaffiatura. Durante giornate particolarmente calde, se la pianta appare sofferente, sarà utile vaporizzare le foglie o aumentare l'umidità nell'aria versando acqua sul terreno o sul selciato attorno all'azalea. Essendo piante acidofile, è meglio evitare di vaporizzarle e irrigarle con acqua calcarea come quella del rubinetto: potete usare acqua distillata o demineralizzata, o ancora meglio raccogliere l'acqua piovana. Sarà anche necessario provvedere a concimazioni periodiche con prodotti specifici per piante acidofile per prevenire problemi come la clorosi, che fa ingiallire e cadere le foglie.
Il problema più diffuso che può danneggiare le azalee è senza dubbio la clorosi delle foglie, che le fa ingiallire e cadere arrivando a danneggiare l'intera pianta; questo disturbo è causato da un terreno non adatto, troppo ricco di calcio e di sostanze organiche. Come molte acidofile infatti l'azalea richiede un terreno leggero, e si adatta bene anche a terreni poveri. L'eccesso di calcio può essere causato anche da irrigazione con acqua di rubinetto, o da vasi in cemento o con fondo drenante in ghiaia. In questi casi è bene svasare al più presto la pianta e provvedere a sostituire il vaso, il materiale di drenaggio e la terra. Per risolvere il problema fogliare invece si può intervenire con solfato di ferro mescolato all'acqua di irrigazione; se non dovesse bastare, si può anche somministrare ferro chelato tramite irrigazione o come concime fogliare da nebulizzare. Se adeguatamente trattata l'azalea è una pianta longeva, che arriva tranquillamente al secolo di vita.
Regolari concimazioni specifiche per acidofile, in granuli a lento rilascio o con concimi liquidi da irrigazione, aiuteranno l'azalea a sostenere una fioritura prolungata. Dopo il trapianto è bene invece effettuare una concimazione con un prodotto ricco di fosforo ma povero di azoto, in modo che l'azalea sia stimolata a radicare e produrre boccioli, e non a sviluppare una quantità eccessiva di parti verdi. Quando i fiori appassiscono bisogna staccarli dalla pianta, eliminando anche il peduncolo in modo che l'azalea non perda energie per concentrarsi sulla produzione di semi. In questo modo la fioritura sarà più vigorosa. Per ottenere azalee rigogliose è bene potare il cespuglio dopo il periodo di fioritura, in modo da sfoltirlo e permettere alla luce di raggiungere anche le parti interne. L'azalea grazie alla sua longevità è apprezzata anche come pianta da bonsai, e in questo caso viene potata in modo da svilupparsi come un vero e proprio albero da fusto, ma mantiene una splendida fioritura in versione miniaturizzata.
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