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I materiali leganti fungono da collante nei lavori edili. Per giungere ad assolvere questa importante funzione, questi materiali edili devono essere mischiati con acqua. Il cemento è uno dei leganti maggiormente utilizzati. Vi sono, poi, il gesso e la calce utilizzati principalmente per lavori di rifinitura. I leganti possono essere di tipo aereo (l'indurimento avviene con l'aria) o idraulico (con aria o acqua). Mediante la cottura della pietra calcarea si ottiene la calce. Il gesso, invece, si realizza cuocendo le relative pietre da gesso. Il gesso vero e proprio ha una presa rapidissima. La sua variante più fine (scagliola) viene usata per intonacare e indurisce in mezzora. Il cemento nasce cuocendo calcare, marna e argilla. Molto usato quello a presa rapida che asciuga in pochissimi minuti.
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Le malte sono costituite miscelando il cemento, l'acqua e la sabbia. In alcuni casi al cemento si può sostituire la calce o possono esserci entrambi. Normalmente si utilizza per intonacare o unire tra loro altri materiali. Ma non è questa la sua unica funzione. Essa infatti va a compensare quelli che sono i punti deboli tra le pietre (o i mattoni) che costituiscono una costruzione permettendo la distribuzione del carico su tutta la superficie. Il calcestruzzo, invece, è formato da un composto di cemento, acqua e sabbia (che può essere anche ghiaia). A volte a questi componenti si aggiungono anche composti di origini minerali che servono a dare differente consistenza al calcestruzzo. Questo materiale resiste bene alle compressioni e ad ogni agente atmosferico. Per questo è perfetto, ad esempio, per le dighe. E', poi, molto economico ed i materiali che lo compongono sono facilmente reperibili.
Per materiale lapideo si intende principalmente la roccia. Tra i materiali lapidei, ad esempio, vi sono il granito, il marmo e il tufo. Il granito è caratterizzato da strutture cristalline. E' molto resistente e viene impiegato specialmente per i pavimenti e per realizzare ripiani per cucina. Il marmo è adatto per scolpire, per rivestire gli esterni degli edifici o realizzare mobili da bagno. Il tufo, invece, viene adoperato in piccoli blocchi principalmente per sostituire i blocchi di cemento nella realizzazione di una parete portante. Il materiale ceramico è ottenuto cuocendo materie prime di tipo inorganico. Sono sempre tra i materiali edili più resistenti al calore e sono ottimi isolanti. Vi si realizzano pareti, piastrelle e sanitari. Tra i materiali ceramici utilizzatissimi sono i laterizi (mattoni e tegole) usati per murature e rivestimenti.
Tra i materiali edili sono immancabili i cosiddetti materiali metallici, ovvero tutti quei metalli che vengono impiegati in edilizia per i più disparati scopi. Ne fanno, ad esempio, parte le leghe di ferro, ovvero l'acciaio e la ghisa. L'acciaio è un materiale molto resistente e flessibile, nonostante il fatto che può risultare sensibile alla corrosione se non trattato adeguatamente. Viene usato per armare il calcestruzzo o realizzare telai e cancelli. La ghisa veniva usata fino a qualche anno fa nella realizzazione dei ponti. Oggi vi si produce principalmente l'acciaio. Il rame è un materiale che si deforma facilmente. Viene usato per produrre maniglie o realizzare elementi come le grondaie. L'alluminio (che comprende anche le relative leghe) è facile da lavorare e resistente alla corrosione. Si usa per realizzare serramenti.
I vetri sono tra i materiali edili più fragili che esistano anche se questa caratteristica viene smussata non poco in base alle tecniche con cui viene lavorato. E' inoltre un materiale che permette il completo passaggio della luce. Normalmente utilizzato per realizzare i vetri delle finestre, esistono delle varianti come ad esempio il vetrocemento. Si tratta di una particolare tipologia di mattoni in vetro con cui è possibile ad esempio dividere tra loro due ambienti ma lasciando che gli stessi condividano la stessa fonte di luce. I materiali polimerici sono anche detti materiali plastici. Sono materiali edili ricavati principalmente dal petrolio. Ve ne sono tre differenti tipologie: il termoplastico che diventa molle alle temperature elevate ma altrimenti è resistente, il termoindurente che è molto rigido e la gomma, capace di tornare alle forme originarie anche dopo essere stata sottoposta alle più incredibili sollecitazioni.
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