La calce viva viene commercializzata in piccole pietre chiare, così come si presentano dopo il processo di calcinazione, oppure le pietre sono ridotte in polvere o grani e conservate in contenitori, sacchetti o sacchi ermetici. La calce viva è infatti un materiale molto igroscopico, e cioè capace di assorbire velocemente le molecole d'acqua presenti nell'ambiente. Per questo motivo la sua conservazione deve essere accurata, garantendo un perfetto isolamento dall'aria. La calce viva è disponibile in polveri da 0 a 3 millimetri, in granuli di 3 millimetri oppure in zolle che vanno dagli 8 ai 40 millimetri. Si può acquistare la calce viva dai rivenditori di materiale per l'edilizia e nei negozi che vendono prodotti per l'agraria. Per trasformarla in calce spenta e utilizzarla per molteplici scopi è sufficiente bagnarla con acqua, prestando la dovuta attenzione ed utilizzando tutte le cautele del caso.
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La calce viva è usata in diversi settori, principalmente quello agrario ed edilizio, ma è anche un valido disinfettante. In agricoltura la calce è utilizzata per correggere il pH di terreni troppo acidi. Sono poche le colture che preferiscono i terreni acidi, la maggior parte cresce al meglio in terreni che hanno la giusta percentuale di acidità e la calce è un ottimo correttore. Un impiego della calce è quello di correggere l'acidità delle acque; si utilizza per la depurazione delle acque reflue o industriali e per la potabilizzazione delle acque. Per il pollame, la calce aiuta nella formazione del guscio delle uova. Con la calce si disinfettano gli ambienti e si usa come sbiancante o come candeggiante, ma un utilizzo importante è quello di rivestimento delle buche in cui vengono infossate carcasse di animali. Con la calce si stabilizzano i terreni argillosi dei sottofondi stradali o ferroviari, ma viene impiegata anche per la produzione della carta.
La calce viva è un prodotto potenzialmente pericoloso, se non usato con tutte le precauzioni del caso. È un materiale alcalino e caustico e il contatto con la pelle può provocare ustioni. Se alla calce viene aggiunta acqua in misura non sufficiente ad assorbire il calore che viene prodotto, si può avere un'ebollizione che porta alla produzione di schizzi bollenti ed ustionanti. Quando si utilizza la calce viva è raccomandato indossare indumenti impermeabili, dei guanti adeguati ed occhiali protettivi di buona qualità. Se inalato, l'idrossido di calcio derivato dalla calce viva in calce spenta provoca difficoltà respiratorie, ipotensione, alterazioni del sangue e emorragie gastriche. Sono sintomi pericolosi che richiedono trattamenti tempestivi. In generale, la calce può essere definita un materiale eco - compatibile, ma la sua produzione impiega un considerevole consumo di energia di combustione e produce emissioni nocive nell'aria, come polveri ed anidride carbonica.
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