Laterizi tetto

I laterizi per il tetto sono uno dei più antichi sistemi adoperati per coprire in maniera efficace la parte superiore degli edifici in zone non eccessivamente piovose. L'utilizzo delle tegole in laterizio consente di proteggere la parte sottostante dalle infiltrazioni d'acqua e al contempo di isolare l'abitazione dal caldo in estate e dal freddo durante il periodo invernale.

I laterizi, detti anche tegoli, vengono generalmente appoggiati su dei graticci realizzati in listelli di legno massiccio oppure su cordoli in malta. Con questa metodologia le tegole rimangono ben distaccate dalla struttura che sovrastano.

Spesso i listelli vengono realizzati in essenza di abete e hanno una sezione quadrata di quattro centimetri per lato per una lunghezza di 200. Per garantire una buona circolazione dell'aria vengono interrotti frequentemente. Stessa cosa vale per i cordoli di malta che ogni due metri devono essere interrotti per garantire l'entrata e l'uscita dell'aria onde evitare pericolosi ristagni di umido.

Le tipologie di laterizi per tetto in argilla sono numerosi e molto diverse le une dalle altre. Fra le varietà più adoperate e apprezzate per le loro peculiarità ci sono sicuramente le tegole portoghesi. Presentano una forma rettangolare e sono sostituite da una parte piana e una curva con cavità rivolta verso il basso. Il deflusso delle acque così come il loro scorrimento è garantito dalla parte piana mentre quella curva consente di ottenere a tutto il tetto una buona resistenza soprattutto in caso di vento molto forte.

Le tegole marsigliesi invece hanno una doppia curvatura ovvero una a destra e una a sinistra. Hanno il vantaggio di avere un incastro in verticale e uno in orizzontale. Sono caratterizzate da una larghezza standard di 40 cm per 25 cm di lunghezza. Vengono disposte in file verticali e seguono l'inclinazione naturale del tetto. Prima viene disposta una fila guida lungo la linea di gronda e poi si procede controllando in maniera accurata l'allineamento almeno ogni tre file di laterizi adoperando una staggia.

Per evitare che le giunture delle tegole rimangano allineate perdendo parte della loro efficacia nell'evitare le infiltrazioni di umido, ... continua


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prosegui ... , vengono sempre disposte in maniera sfalsata anche se in commercio esistono tipologie di laterizi che possono essere posizionati con giunti sfalsati.

Nella realizzazione di un'intera copertura in laterizi c'è la necessità di ricorrere ad alcuni elementi speciali che andranno a contornare i comignoli, le converse ma anche i paraneve o i supporti per le moderne antenne.

I laterizi che fino qualche anno fa andavano per la maggiore sono i coppi. Hanno una forma curva e in Italia venivano adoperati già dagli antichi romani. Devono essere disposti in file ben allineate fra di loro. Le coperture realizzate con i coppi consentono ua buona circolazione dell'aria nel sotto tegola e attenua efficacemente gli effetti devastanti dei venti molto intensi.

I coppi hanno in media una lunghezza di 45 centimetri per una larghezza di 20 cm dalla parte più larga e 15 cm nella parte più stretta. i tetti coperti con i coppi hanno una pendenza inferiore al 30%.

La tegola romana, nota anche con il nome di embrice, presenta una forma a trapezio con bordi rialzati. Vengono disposte in file ben allineate e alternate con i coppi sistemati con la cavità rivolta verso il basso. Solo in casi articolari vengono realizzate coperture di soli embrici. Le tegole romane hanno una lunghezza di 42 cm per una larghezza massima di 18 cm e una minima di 14 cm. Questa tipologia di laterizio per tetto viene impiegato sovente per interventi di ristrutturazione di edifici antichi laddove esistano regolamenti specifici ai quali attenersi. Si possono vedere sui tetti di antiche dimore presenti nei centri storici ma anche in piccoli centri abitati aventi antiche origini.