Dichiarazione rispondenza impianto elettrico
La normativa impianti elettrici D.M. 37/08 prevede che ogni impianto domestico sia conforme a specifici requisiti di sicurezza e funzionalità. Ciò viene attestato all'atto della prima realizzazione, attraverso la dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico. Tuttavia, può accadere che tale documento non sia reperibile e che, di conseguenza, non esista alcuna prova dimostrante la corretta esecuzione dell'opera. In questo caso, è necessario chiedere una dichiarazione di rispondenza impianto elettrico ad un professionista specializzato, che dopo avere eseguito una serie di prove strumentali e visive potrà confermare l'adeguatezza dell'impianto elettrico o proporre gli interventi necessari a renderlo conforme alle attuali disposizioni di legge. Questa procedura è volta a tutelare soprattutto i proprietari e gli inquilini che utilizzano quotidianamente l'impianto elettrico.
La dichiarazione di rispondenza impianto elettrico può essere effettuata solamente per impianti realizzati in data antecedente alla pubblicazione del decreto, cioè il 03 marzo 2008. Inoltre, il tecnico che provvederà a certificare l'impianto deve avere almeno 5 anni di esperienza nel settore elettrico. Per consegnare la dichiarazione rispondenza impianto elettrico, egli provvederà a verificare che dispositivi di sezionamento e protezione (i salvavita) siano presenti, funzionanti e di misura adatta all'impianto. Verificherà il valore della resistenza di terra, la funzionalità dei conduttori ed altro ancora, in modo da garantire la piena sicurezza dell'impianto elettrico. Al termine delle prove consegnerà una breve relazione tecnica, corredata dalla dichiarazione firmata e timbrata a conclusione dei lavori.
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La normativa prevede che gli impianti domestici costruiti in data antecedente al 1990 siano a norma. Tuttavia, per motivi di sicurezza, è bene controllare anche questa tipologia di impianti ed eventualmente richiedere la dichiarazione di rispondenza. Gli standard sono molto cambiati nel corso degli anni per cui gli impianti più vecchi devono essere muniti di interruttore differenziale ed altri sistemi di protezione. In caso di compravendita dell'immobile è inoltre possibile che non siano più presenti il progetto e lo schema elettrico. In questo caso sarà il professionista stesso a provvedere a controllare lo stato di fatto ed a redigere un nuovo progetto rispondente ai requisiti di sicurezza. In questo modo sarà possibile uniformare la documentazione ed allegarla a tutte le pratiche relative alla casa.
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