
Nel Decreto Ministeriale del luglio 1975 vengono forniti i requisiti minimi che un’abitazione deve avere per potere ospitare una famiglia, ottenere il certificato di idoneità alloggiativa dunque procedere al ricongiungimento familiare.Nell’articolo 1 viene stabilita l’altezza dell’abitazione. L’altezza minima interna è di 2,70m che possono diventare 2,40m nei corridoi, bagni, disimpegni e ripostigli. Nei comuni che si trovano in zone montane l’altezza minima può essere anche di 2,55m.L’articolo 2 disciplina la superficie abitabile che deve essere almeno di 14mq per quattro abitanti ed ameno 10mq da quattro abitanti in poi per ciascuno.Successivamente è indicato che le abitazioni devono avere l’impianto di riscaldamento e che i locali abitabili possano usufruire di luce naturale diretta. Il bagno, inoltre dovrà essere fornito di finestre o di impianti per l’aspirazione.
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Oltre al ricongiungimento familiare, il certificato di idoneità alloggiativa è utile anche a richiedere il permesso di soggiorno. Infatti, tale permesso non viene rilasciato agli stranieri fin quando questi non dimostrino di vivere in un alloggio idoneo.Il certificato di idoneità alloggiativa è un documento fondamentale di cui hanno bisogno gli stranieri che chiedono un permesso di soggiorno per: lavoro subordinato, caso in cui la responsabilità dell’abitazione va al datore di lavoro; permesso di soggiorno per lunghi periodi e ricongiungimento familiare.Per richiedere il certificato bisogna andare al Comune di appartenenza ed essere in possesso di un documento d’identità o del passaporto; un contratto d’affitto o, nel caso in cui si fosse ospiti a casa di qualcun altro, bisogna essere in possesso della dichiarazione dell’ospitante di essere a conoscenza di tali movimenti e, infine, due marche da bollo da 16€. Una volta fatta la richiesta, sarà compito del comune inviare un addetto all’abitazione del richiedente per verificarne i requisti.
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