Gli impianti elettrici domestici sono quelli che si preparano nelle abitazioni ad uso civile, ma anche nelle scuole o nei locali commerciali. Il concetto di impianto elettrico domestico è quindi abbastanza ampio, estendibile a tutte le costruzioni dove si ha un elevato passaggio di persone. Questo tipo di impianti è costituito da una centralina, da dove si possono scollegare con un singolo tasto l'intero impianto o solo alcune sezioni di esso, ad esempio solo le spine cui sono collegati gli elettrodomestici. Dalla centralina si dipartono numerosi tubi, entro cui vengono fatti passare dei cavi che giungono in ogni ambiente dell'abitazione, per fornire energia elettrica ad ogni spina e ad ogni interruttore. Nelle abitazioni vecchie in Italia gli impianti elettrici sono di solito dimensionati in modo da sopportare senza problemi una tensione di 3 kw; nei nuovi impianti i 3 kw sono supportati per legge dagli impianti in abitazioni di dimensioni inferiori ai 75 metri quadrati; negli appartamenti più ampi si devono predisporre impianti che supportino i 6 kw.
Gli impianti elettrici industriali sono quelli posti all'interno di strutture produttive, come capannoni o aziende di vario tipo. Molto spesso questi impianti devono permettere il funzionamento di macchinari che richiedono ampie quantità di energia elettrica, come ad esempio le macchine a controllo numerico. Mentre negli impianti elettrici civili la diffusione della rete elettrica avviene in tubature nascoste, poste nelle pareti o nella pavimentazione, molto spesso gli impianti elettrici industriali sono costituiti prevalentemente da cavi posti in tubature a vista. Questo perché risulta molto più semplice verificare e riparare eventuali guasti o rotture, senza la necessità di rompere parti in muratura. Gli impianti elettrici industriali sono spesso collegati alla rete di distribuzione pubblica; può però capitare che, per aziende che necessitano di ampie quantità di energia elettrica, il loro impianto comprenda anche una piccola centralina per lo smistamento della corrente elettrica. In ogni caso si deve sempre considerare che tali impianti assorbono ampie quantità di energia, devono quindi essere dimensionati in modo assai diverso rispetto a quelli predisposti per le abitazioni.
Prima di decidere di farsi installare un nuovo impianto conviene ottenere diversi preventivi di impianti elettrici, in modo da scegliere il prezzo migliore, a parità di spine, prese e dotazioni di sicurezza. Oggi la legge italiana descrive chiaramente le dotazioni minime di un impianto, per avere un preventivo corretto conviene però riferire al professionista contattato tutti i desideri e le necessità del padrone di casa, in modo che sia possibile comprendere nel preventivo tutto ciò che si dovrà effettivamente porre in opera. Conviene sempre ricordare che, per essere a norma, un impianto elettrico deve essere predisposto da personale abilitato a farlo: non è quindi consigliabile effettuare i lavori da soli. Questo anche perché l'impianto elettrico costruito senza seguire le norme potrebbe anche rivelarsi pericoloso. Nel preventivo deve essere compresa anche la centralina, per il comando dei diversi punti dell'impianto, e la messa a terra.
L'impianto elettrico di cantiere è una particolare versione dell'impianto elettrico, che si prepara in un cantiere, in cui avviene la costruzione di nuove abitazioni o la ristrutturazione di costruzioni esistenti. Visto che nell'edificio in questione non è presente l'energia elettrica, è necessario preparare un impianto cosiddetto volante, che sarà subito smantellato alla fine dei lavori. Questo tipo di impianto elettrico può essere alimentato dalla rete pubblica, con un punto di accesso temporaneo; in alcuni casi però è necessario predisporre un impianto alimentato da un generatore di corrente, o che preleva la corrente elettrica tramite una stazione di trasformazione, collegata direttamente con i cavi dell'alta tensione. In ciascuno di questi casi è importante che l'impianto segua le norme di legge e che sia posato da personale abilitato.
Ogni impianto elettrico posato in Italia deve comprendere delle misure di sicurezza. Questo perché l'energia elettrica, anche se a bassa tensione, è particolarmente pericolosa e può causare incidenti anche mortali per le persone. Per questo motivo le norme vigenti obbligano gli elettricisti a predisporre particolari strumenti all'interno dell'impianto elettrico, in modo da diminuire drasticamente ogni possibilità di rischio. La prima cosa che si prepara in un impianto è la centralina, dove deve essere presente il cosiddetto salvavita; si tratta di un dispositivo che toglie la tensione all'impianto in caso di assorbimento anomalo. Quindi se si rovina un cavo, se si infila un cacciavite in una spina o se un elettrodomestico ha un cortocircuito, l'impianto elettrico rimane subito senza corrente, evitando ulteriori incidenti. La centralina deve disporre anche di pulsanti per distaccare rapidamente la tensione a tutto l'impianto, e anche ad alcune zone predefinite. Questo tipo di impianti, sia civili che industriali o di cantiere, devono anche essere muniti di presa a terra.
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