Torba

La torba

La torba viene utilizzata dall'uomo da millenni; in particolare oggi il suo utilizzo principale è in giardino e nell'orto, come materiale ammendante della comune terra. Si tratta di particolare tipo di sedimento, prodotto dalla parziale decomposizione di materiale organico, tra cui per la gran parte piante, ma anche piccoli animali, insetti, pesci. La torba si produce sul fondale delle cosiddette torbiere: delle zone umide o acquitrinose, dove la massiccia presenza di acqua favorisce la decomposizione del materiale organico, impedendo che marcisca data la scarsa presenza di ossigeno. Le torbiere, o depositi di torbe, si formano nel corso degli anni e in genere solo in particolari condizioni climatiche, sono particolarmente famose le torbiere del nord Europa, come la Scozia e l'Irlanda, dove l'elevata umidità e la presenza di spechi d'acqua di dimensioni contenute e scarsa profondità hanno creato le condizioni ideali per la formazione di questo sedimento.
Immagini di una torbiera

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Tipi di torba

Il prelievo della torba in una torbiera Trattandosi di un sedimento ricco di materiale organico decomposto, la torba manifesta diverse caratteristiche a seconda del periodo di tempo che le ha permesso di "maturare" e della tipologia di piante, o di altre sostanze organiche, che si sono accumulate al suo interno. La torba più conosciuta ed utilizzata è detta torba nera; si tratta della tipologia che ha subito maggiore decomposizione, che si può trovare sul fondo delle torbiere. Questo tipo di torba si utilizza per la coltivazione in tantissime diverse condizioni, dalle piante del giardino e dell'orto, fino alle piccole piante in vaso. Tra le torbe più pregiate c'è la torba bionda, detta anche di sfagno, dal nome del muschio che ne costituisce l'ingrediente principale. La torba bionda ha un colore più chiaro e anche un ph molto più acido, è particolarmente apprezzata per la coltivazione di piante che necessitano di terriccio acido, e anche per le piante tropicali che si coltivano in appartamento.

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Altre caratteristiche della torba

Torba da torbiera in Scozia Oltre che per il colore e il ph la torba si differenzia anche per la macinatura e per la vecchiaia dei giacimenti in cui è stata prelevata, che ne modificano essenzialmente la composizione e la ricchezza di sali minerali. In generale è difficile trovare in commercio la sola torba, soprattutto tra i prodotti per il giardinaggio. Questo perché non è consigliabile utilizzarla pura, a parte alcuni casi di piante particolari. Generalmente i terricci da giardinaggio, come il rinomato terriccio universale o il terriccio per piante acidofile, contengono una miscela di diversi materiali, tra cui la torba occupa uno spazio preponderante. Molti terricci contengono del materiale simile alla torba, non derivante però dalle torbiere ma dal compostaggio dei rifiuti umidi e dagli scarti di lavorazione del legno, della frutta e della verdura. A prima vista questo materiale può sembrare molto simile alla torba, cosa che invece non si verifica a livello consistenza e di contenuto di sali minerali.


Utilizzare la torba nera in coltivazione

Mucchi di torba che asciugano all'aria La torba nera è la tipologia più comunemente contenuta nel terriccio per la coltivazione nei giardini e negli orti. Si tratta di un materiale molto interessante e utile, perché permette di rendere un terreno ricco in argilla soffice e facile da lavorare. Una volta essiccata la torba tende ad assorbire ampie quantità di acqua, per questo motivo quando la si miscela al terriccio viene precedentemente inumidita. Questa caratteristica permette di trattenere nel terreno parte dell'acqua delle annaffiature, rendendo migliori le disponibilità idriche per le piante. Se l'utilizzo di torba è però eccessivo questa caratteristica può diventare deleteria: il materiale trattiene eccessivamente l'umidità, rendendola difficilmente disponibile alle radici delle piante in essa coltivate. Conviene quindi effettuare una miscela corretta; il fatto che esistano diverse tipologie di torba, più o meno pregiata, e che occorra miscelarla sapientemente, sono i motivi principali per cui in commercio si possono trovare terricci di ottima qualità, che permettono di coltivare qualsiasi pianta con grandi successi, e invece terriccio di scarsa qualità, che tendono a diventare secchi, duri e compatti.


La torba nel giardinaggio

L'utilizzo più classico della torba nel giardinaggio è quello di ammendante, da mescolare ad altri materiali per preparare il classico terriccio, che si utilizza nelle aiuole e nei vasi. In linea generale si mescola una quantità in volume di torba a pari quantità di una miscela di terra argillosa, terriccio generico, perlite o altri materiali. In commercio si possono trovare anche delle balle di sola torba bionda, a prezzi anche abbastanza economici. Questo materiale non è adatto ad essere utilizzato direttamente per la coltivazione, piuttosto lo si miscela con la terra del giardino, oppure lo si utilizza per altri scopi, come ad esempio la pacciamatura delle aiuole o la preparazione di particolari miscele di terriccio. Per esempio per la semina delle piante si mescola pari volume di torba e sabbia lavati di fiume, in modo da ottenere un composto leggero e molto drenante, perfetto per la germinazione di qualsiasi seme. Questo tipo di terriccio è ideale anche per la coltivazione delle piante grasse.


Torba: Altri usi della torba

utilizzi torba La torba prelevata dalle torbiere non subisce alcuna lavorazione: basta prelevarla dal terreno e farla asciugare per avere il materiale pronto per ogni utilizzo. Visto che in alcune zone d'Europa se ne trovano ampie quantità, si tratta di un prodotto a basso prezzo, utilizzato anche per altri scopi, oltre alla coltivazione. In alcune zone d'Europa con la torba si preparano mattoni per la copertura dei tetti, o anche da utilizzare come combustibile. La torba si può usare anche come lettiera per gli animali o anche per la preparazione del fondo di acquari e terrari. La torba pura si utilizza anche per la coltivazione delle piante carnivore; queste particolari piante in natura vivono sui bordi degli acquitrini, con le radici immerse nella torba naturale. Per sopravvivere necessitano di un terriccio particolarmente povero di azoto, proprio come la torba.



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