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Tra le piante spontanee da fiore caratteristiche della flora italiana si ricorda l'aconito: si tratta di una specie erbacea, appartenente alla famiglia delle Ranuncolacee. Questa pianta è nota per essere molto velenose, tanto da essere annoverata nella mitologia di alcuni popoli come ingrediente per filtri magici. Se opportunamente trattato, l'aconito può essere usato in farmaceutica per la preparazione di sedativi. Infatti queste piante spontanee sono ricche di alcaloidi, in particolar modo aconitina e napellina. La maggior parte delle varietà sono piante perenni perché hanno radici tuberose che contengono anche i principi attivi usati per la produzione di farmaci. Gli esemplari presentano un fusto eretto che supera a volte il metro d'altezza. Sulla sommità si trova un’infiorescenza a spiga dal colore intenso e molto decorativo. Le varietà più comuni in Italia sono l'Aconitum napellus dai fiori blu scuri e l'Aconitum anthora con infiorescenze giallo chiaro.
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Quando si parla di piante spontanee si ha a che fare con specie molto differenti tra loro. Alcune hanno un aspetto erbaceo, come la malva. In Italia è presente ovunque dalla pianura alla bassa montagna, nei luoghi incolti di campagna e presso le abitazioni. Sono piante ricche di mucillagini e possono presentarsi con diverse caratteristiche. Infatti il fusto può avere varie dimensioni e un portamento sia eretto che un po' prostrato. In ogni caso la malva è cespugliosa e ramosa, con foglie picciolate e arrotondate. I fiori sono molto vistosi, dal caratteristico colore roseo-violaceo. Sono composti da cinque petali e circondano un gran numero di stami. Queste piante spontanee contengono numerose sostanze e principi attivi, per cui per molto tempo e ancora al giorno d'oggi vengono usate in vario modo in farmaceutica.
L'asfodelo è un'altra delle piante spontanee caratteristiche della flora italiana. In genere si usa questo nome per fare riferimento a tutte le specie comprese all'interno del genere Asphodelus. Si tratta di una ventina di cultivar che hanno come area di distribuzione il bacino del Mediterraneo; alcune sono presenti anche in India. Le specie più diffuse sono l'Asphodelus albus, l'Asphodelus ramosus e l'Asphodelus fistolosus. Queste piante spontanee sono perenni, quindi sono equipaggiate con intricati apparati radicali, fibrosi oppure rizomatosi. Le foglie sono riunite in ciuffi basali e sono lunghe e strette. Nel mezzo spunta uno scapo fiorale sulla cui sommità si trova un’infiorescenza a racemo composta da numerosi fiori biancastri. Il perigonio assomiglia a quello di un giglio, perché l'asfodelo appartiene alla famiglia delle Liliacee. Alcune specie rivestono una certa importanza come piante medicinali, altre invece vengono coltivate a solo scopo ornamentale.
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