Il ciclamino

Il ciclamino: la pianta da fiore, il genere e le sue caratteristiche

Con il termine ciclamino si indica un noto genere appartenente alla famiglia delle Primulacee: il nome scientifico è Cyclamen. Il ciclamino è una pianta da fiore diffusa nelle regioni temperate europee, dell'area mediterranea, dell'Asia occidentale e dell'Africa settentrionale. Di questo genere fanno parte specie perenni a fusto sotterraneo e ingrossato (infatti si tratta di una pianta con tubero), di un particolare colore rosso cupo. Le foglie, tipicamente cuoriformi, sono di un bel verde scuro e a volte sono macchiettate di bianco nella pagina inferiore. Il ciclamino si caratterizza per avere dei fiori rosei, rossi, violetti oppure anche biancastri. Questi elementi sono pentameri e hanno una corolla tubulosa divisa verso l'altro in lacinie più o meno lunghe e appuntite. Sono portati da un lungo peduncolo marrone, che è arrotolato a spirale nel caso in cui sorregga i boccioli.
Esemplare di fiore di ciclamino

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Alcune specie e alcune caratteristiche del ciclamino

Fiori di ciclamino rosso Tra le specie più comuni che appartengono al genere ciclamino, quella maggiormente significativa e diffusa in Italia (in particolare nella zona submontana e montana delle Alpi e della parte settentrionale dell'Appennino) è il cosiddetto ciclamino europeo. I suoi fiori, tipicamente color ciclamino, emanano un delizioso profumo e compaiono alla fine dell'estate assieme alle foglie. Tipico della zona boschiva mediterranea e insulare è invece il ciclamino neapolitanum. In questo caso i suoi fiori non hanno profumo e generalmente compaiono in anticipo sulle foglie. La specie di ciclamino che invece entra più frequentemente negli ambienti di casa ed è maggiormente diffusa come specie coltivata e ornamentale è il ciclamen persicum. Questa varietà è originaria dell'Asia Minore e della penisola balcanica: fiorisce durante l'inverno e si caratterizza per avere fiori molto grandi e di vari colori. Il frutto del ciclamino è una capsula più o meno globosa contenente numerosi piccoli semi.

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    Come coltivare il ciclamino: le tecniche culturali

    Esemplare di ciclamino fiorito Per coltivare il ciclamino bisogna seguire alcune tecniche colturali precise: in questo modo i risultati sono sempre ottimali. Inoltre bisogna tenere a mente che il ciclamino si può coltivare sia in vaso che direttamente nel terreno del proprio giardino. Innanzitutto si ricorda che queste piante vivono bene in ambiente luminoso. In inverno possono anche essere esposte direttamente ai raggi del sole senza subire alcun danno. Per quanto riguarda la temperatura, invece, i ciclamini devono essere sempre tenuti al fresco. La temperatura ideale è 13-18°C. Un ambiente caldo accorcia sensibilmente la vita di queste piante, ma un'abbondante umidità può in parte rimediare all'inconveniente. Si consiglia di collocare i vasi su vassoi di ghiaia umida oppure, se il vaso è singolo, lo si può tenere in una ciotola di torba umida.


    Le tecniche culturali: la concimazione e l'irrigazione delle piante

    Il ciclamino Per quanto riguarda le altre tecniche culturali del ciclamino bisogna tener conto che la concimazione risulta molto importante. Soprattutto durante il periodo vegetativo e la fioritura è necessario somministrare un fertilizzante liquido una volta ogni due settimane. Anche l'irrigazione deve essere seguita con attenzione. Le radici tuberose del ciclamino devono essere immerse soltanto per metà nella miscela. Al tempo stesso non si dovrebbe mai versare l'acqua sopra i tuberi, che possono marcire a causa del ristagno d'acqua. Invece, le piante dovrebbero essere bagnate da sotto mettendo i vasi in una ciotola poco profonda riempita d'acqua. In questo modo si permette alla miscela che riempie il vaso di assorbire l'acqua di cui necessità. Una volta che sono trascorsi 10 minuti, bisogna sollevare il vaso e lasciarlo scolare.


    Alcune cose da sapere sul ciclamino e la sua coltivazione

    Quando le piante di ciclamino non producono più fiori possono essere scartate. Tuttavia, se si vuol far fiorire ancora la pianta un altro anno (cosa che non è fatto affatto facile), si deve ridurre gradualmente la quantità d'acqua finché, in giugno, le foglie non comincio a diventare gialle. A questo punto non si deve più bagnare il ciclamino. Ora è necessario mettere da parte le radici tuberose nei loro vasi asciutti, in un posto fresco, fino all'inizio dell'autunno. Solo al principio della stagione autunnale si tolgono le radici tuberose dal vaso e si libera il contenitore dal vecchio terriccio. Ora si rinvasa il ciclamino nello stesso vaso, usando una miscela fresca per poi collocarlo in luce viva, ma al fresco. Nei giorni successivi si bagna moderatamente la pianta da fiore, quanto basta per inumidire appena la miscela, finché le foglie non si sono ben sviluppate. Da questo momento si possono trattare le piante come esemplari adulti.


    Ulteriori considerazioni finali sulle piante di ciclamino

    Per coltivare una pianta di ciclamino che sia ben sviluppata e sana è necessario togliere i fiori con il loro stelo man mano che appassiscono. Si tratta di un'operazione che si esegue facilmente: è sufficiente torcere il gambo e tirarlo, per poi staccarlo con un colpo netto. Anche le foglie sciupate e ingiallite dovrebbero essere staccate in modo netto, perché se le foglie e i fiori appassiti restano uniti alla radice tuberosa marciscono in poco tempo. Di conseguenza, per eliminare il rischio di infezioni e attacchi di parassiti è necessario mettere a punto questi accorgimenti. Si tratta di una pianta dalla fioritura molto abbondante e velenosa: per questo non bisogna mettere le sue radici in bocca. Al tempo stesso le radici del ciclamino possono essere usate nella medicina popolare per eliminare i vermi intestinali in quanto hanno notevoli proprietà purganti. Il loro uso deve essere effettuato con grande attenzione.



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