Il legno lamellare si realizza grazie ad un particolare procedimento che ha consentito di svincolare le forme e le possibilità creative, dalla rigidità e i limiti della materia prima così come la si trova in natura. Il tronco viene suddiviso in tavole chiamate lamelle, che successivamente vengono fatte essiccare, livellate ed incollate tra loro per ottenere delle travi. Questa tipologia di lavorazione, anche se di retaggio apparentemente moderno, ha visto le sue prime sperimentazioni già in antichità. Nell'arco dei secoli, fino ad arrivare ai primi del '900 in cui si è iniziato a fare largo uso dei collanti, si sono susseguiti diversi tentativi di unire le tavole di legno e tenerle insieme attraverso chiodi e bulloni. La stabilità della struttura era affidata al tipo di fissaggio o di ancoraggio che poteva avvenire tramite staffe metalliche o biette. Il legno lamellare come lo si conosce oggi ha trovato largo uso nella realizzazione di strutture di grandi dimensioni per la sua particolare versatilità, resistenza nel tempo ed efficienza.
Per ottenere un buon prodotto è necessario conoscere le peculiarità del legno da utilizzare per la realizzazione delle lamelle che andranno a formare le travi. Omogeneità e uniformità, sono caratteristiche base da cui partire per preferire alcune specie legnose rispetto ad altre, ma è fondamentale considerare la destinazione d'uso per effettuare la scelta più consona. Larice e rovere sono particolarmente indicati per le strutture esterne: presentano un alto grado di resistenza agli agenti atmosferici ed una buona capacità di mantenere le loro caratteristiche fisico-meccaniche per lungo tempo, senza necessitare di particolari trattamenti o ripetute manutenzioni. L'abete rosso e l'abete bianco spiccano tra tutti per la facilità di reperimento e resistenza, negli spazi interni risultano i più utilizzati, ma richiedono dei trattamenti specifici se destinati all'esterno. Il legno lamellare non ha limiti per le possibili lavorazioni e metrature realizzabili, ma è soggetto ad una normativa che lo classifica per le diverse destinazioni d'uso a seconda dello spessore e della larghezza delle lamelle che devono rispettivamente essere almeno di 40 e 220 mm.
Una volta ottenute le lamelle necessarie all'assemblaggio delle travi, si passa alla fase di essiccazione del legno attraverso particolari forni, che regolarizzano il tasso di umidità presente all'interno di ogni lamella, tra l'8% e il 14% a seconda della destinazione d'uso. Questo valore, essendo variabile in diversi punti della superficie, può richiedere alcuni giorni prima di stabilizzarsi e far procedere la lavorazione verso il passo successivo. Il controllo automatizzato che garantisce l'idoneità di ogni lamella a prendere parte alla realizzazione di un'intera trave di legno lamellare, viene effettuato con molta perizia e individua con estrema precisione qualunque difetto o valore oltre i limiti prefissati. Il materiale che supera il controllo, passa quindi alla fase di giuntatura di testa che prevede la realizzazione, attraverso una fresa, di giunti a forma di pettine sulle estremità delle tavole ed il successivo incollaggio in modo sfalsato con l'ausilio di macchinari che agiscono per compressione.
I processi di piallatura e calibratura preparano il materiale alla successiva fase di incollaggio eliminando qualunque irregolarità nello spessore e ruvidità della superficie. Questo passaggio permette di evitare la successiva comparsa di crepe o imperfezioni e garantisce un incollaggio rapido ed efficace. La fase di incollaggio prevede l'utilizzo di macchinari appositi che distribuiscono uniformemente il collante su tutta la superficie delle tavole. Le sostanze più usate per la realizzazione del legno lamellare sono a base di Urea, Melammina e Formaldeide e vengono classificati dalla norma UNI EN 301 in due diverse categorie, che ne individuano il tipo di utilizzo a seconda della loro resistenza agli agenti atmosferici. L'incollaggio avviene tramite la pressione esercitata in modo uniforme, da macchinari appositi lungo tutta la superficie delle tavole. Il mantenimento di determinate temperature dell'ambiente durante la lavorazione si rende fondamentale per ottenere un risultato di qualità e permettere al collante di agire in maniera corretta. La trave di legno lamellare così ottenuta verrà piallata, rifinita ed impregnata per essere pronta all'utilizzo.
Il legno lamellare, come abbiamo visto, è un materiale che consente di ottenere delle travi strutturali di forme diverse e di rivestire lo spazio in maniera del tutto originale. L'unione di più pannelli che aumentano esponenzialmente la sua resistenza lo pongono diversi passi avanti rispetto al massello tradizionale. Utilizzare questo materiale vuol dire costruire senza vincoli dimensionali e funzionali. Si possono realizzare strutture magnifiche dall'aspetto unico ed originale, curvature futuristiche, grigliati estesi ricchi di geometrie ed incastri particolari. Il legno ritorna in primo piano nell'edilizia, scalzando nettamente altri materiali più pesanti, costosi e freddi come il cemento e l'acciaio. La sua lavorazione consente un'ottima capacità di carico, resistenza alle intemperie e al fuoco e garantisce un effetto finale senza pari. Reperibile nei negozi specializzati e in quelli di bricolage, viene sempre più adottato per soluzioni da esterno o a rivestimento di aree esposte da recuperare, permettendo una personalizzazione infinita e in molti casi un costo ridotto unito alla facilità pratica dell'installazione.
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