Aliquote tasi
La Tasi è un'imposta comunale (acronimo di Tassa Servizi Indivisibili) istituita nel 2014, il cui scopo è quello di far partecipare tutti i cittadini alle spese sostenute per i cosiddetti servizi indivisibili, come illuminazione pubblica, manutenzione di strade, del verde e così via. Ogni anno è necessario dunque effettuare il calcolo delle aliquote tasi affinché i contribuenti possano presentare i versamenti entro il 16 giugno (la prima rata) ed entro il 16 dicembre (la seconda rata). Non tutti però sono obbligati al pagamento dell'imposta. Chi è titolare solo della prima casa e delle relative pertinenze (cantine, locali deposito, garage, posti auto, tettoie chiuse o aperte) è esonerato dal calcolo, fatta però eccezione per chi detiene come abitazione principale immobili considerati di lusso (ville, castelli, appartamenti signorili). In questo caso infatti vige l'obbligo di versamento, così come per tutti i possessori di seconde case, aree edificabili, negozi o uffici.
Per il calcolo delle aliquote tasi è innanzitutto necessario determinare la rendita catastale, rilevabile da una visura catastale o dall'atto di compravendita. A questo dato va poi applicato un 5% e un coefficiente che varia a seconda delle caratteristiche dell'immobile. Si avrà un valore di 160 per il gruppo catastale A (A/10 escluso), C/2, C/6 e C/7, 140 per il gruppo B, C/3, C/4 e C/5, 80 per le categorie A/10 e D/5, 65 per il gruppo D (D/5 escluso), 55 per la categoria C/1. Al risultato va applicata un'ulteriore aliquota pari all'1 per mille. Quest'ultima può anche essere dimezzata o azzerata a discrezione delle amministrazioni comunali che ogni anno provvedono alle delibere entro maggio. La Tasi potrà così essere versata tramite modello F24 presentandolo, debitamente compilato, presso tutti gli sportelli bancari (fino ad un importo massimo di 1.000 euro), tramite i servizi di pagamento online dell'Agenzia delle Entrate oppure attraverso l'home banking.
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