Dadi e bulloni

Le caratteristiche pricipali di dadi e bulloni nell'edilizia

Prima di parlare di dadi e bulloni nel loro insieme, è necessario fare una precisazione delicata. I bulloni sono definiti organi di unione e sono costituiti da più componenti: una vite, il vero corpo del bullone, per lo più con testa esagonale e gambo filettato in tutta o in parte della sua lunghezza; dado, anch'esso di forma prevalentemente esagonale; rondella, che ha invece forma circolare. Quindi, in sostanza, i dadi fanno parte della struttura del bullone, anche se solitamente si usa parlare di dadi e bulloni come due organi distinti. Spesso, per evitare il disserraggio del dado in presenza di vibrazioni, potrebbe essere necessario usare anche un controdado oppure una rondella elastica, ma anche entrambi i componenti contemporaneamente. In passato era più frequente utilizzare i chiodi, invece che dadi e bulloni, nell’edilizia: oggi le unioni chiodate sono cadute in disuso a favore di quelle bullonate, in quanto queste ultime consentono di superare varie limitazioni.
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Le caratteristiche geometriche di dadi e bulloni

Bulloni dimensioni Le caratteristiche geometriche che individuano dadi e bulloni sono la lunghezza e il diametro nominale. La lunghezza del bullone deve essere sufficiente a permettere che gli elementi da collegare vengano attraversati, ma non deve essere eccessiva, per evitare sprechi di materiale e la necessità di tagliare i pezzi di gambo in eccesso. Un’altra caratteristica fondamentale è la lunghezza della parte filettata. Nei bulloni sollecitati a taglio è preferibile che la parte del gambo interna al collegamento non sia filettata in modo da offrire una maggiore area resistente a taglio; in questo caso nei calcoli dimensionali va considerata l’area nominale del gambo, altrimenti bisogna considerare un'area ridotta definita area resistente. Nei bulloni sollecitati a trazione, invece, tale caratteristica non è molto importante.

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Dadi e bulloni: La filettatura

Filettatura meccanica Se dadi e bulloni hanno il gambo filettato, la sezione resistente differirà dalla sezione nominale. I dati geometrici che vanno dunque considerati in fase progettuale sono molteplici: area nominale del bullone, area della sezione resistente, diametro nominale del bullone, diametro della sezione resistente e passo della filettatura. Il DM08, ovvero la normativa vigente in termini di costruzioni, classifica i bulloni in una tabella, indicando le principali tipologie di bulloni con una sigla recante la lettera M e un numero di due cifre che indica il diametro nominale (ad esempio, M12 indica un bullone dal diametro di 12 millimetri). Il DM08 prevede una classificazione per viti e dadi in funzione invece delle proprietà meccaniche dell’acciaio: le diverse classi previste di tali componenti vengono così suddivide in normali e ad alta resistenza a seconda delle tensioni di snervamento e di rottura dell’acciaio.



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