Rastrello

Conosciamo meglio il rastrello

Il rastrello nasce come strumento indispensabile al lavoro contadino. Esso serviva per raccogliere il fieno nei campi in modo abbastanza veloce. È costituito da due parti: il manico ed il pettine. Il manico è quasi sempre realizzato in legno ed è molto lungo, per permettere di raggiungere anche elementi lontani all’utilizzatore. Il pettine, invece, è un’asse di lunghezza variabile (da 30 cm a 70 cm) a cui sono attaccati diversi rebbi. Tali rebbi sono detti anche denti del rastrello ed è proprio grazie a loro che si riusciva a raccogliere il fieno. Si possono trovare in commercio rastrelli con pettine in legno, in metallo o in plastica. La versione in legno è quella maggiormente soggetta ad usura, mentre le altre due sono più resistenti nel tempo. Per il giardinaggio, quindi, meglio orientarsi su metallo e plastica, onde evitare di dover sosituire il rastrello in brevi tempi.
Rastrello con pettine in metallo

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Gli impieghi moderni del rastrello

Rastrello con pettine in legno Come strumento da giardinaggio, ovviamente, il rastrello non servirà più a raccogliere il fieno, ma ugualmente assolverà a numerosi compiti. Il primo e forse il più importante è la raccolta delle foglie. Per quanti possiedono degli alberi in giardino, l’arrivo dell’autunno porta con sé una mole ingente di lavoro da fare. Le foglie che cadono, infatti, dovranno essere raccolte, onde evitare la formazione di superfici sdrucciolevoli dopo le prime piogge. Il rastrello semplificherà enormemente l’operazione, permettendo di riunire tutte le foglie in un unico punto in pochi minuti. Se invece il terreno è ancora incolto e ci si sta apprestando alla semina dell’erba, anche in questo caso sarà utile usare il rastrello. Passato su tutta la superficie del giardino, infatti, permetterà di raccattare i sassi di grandi dimensioni, che sono appunto quelli che daranno fastidio una volta che l’erba sarà cresciuta. Se infine si possiede un vialetto in ghiaia, si potrà utilizzare il rastrello per pareggiarne la superficie ed avere sempre una via d’accesso impeccabile.

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Tipi particolari di rastrello

Rastrello per olive Esistono però anche modelli destinati ad altre attività. Un tipo particolare di rastrello, ad esempio, è quello utilizzato nella raccolta delle olive. A differenza dei modelli precedenti, è interamente realizzato in plastica, per non danneggiare le olive o la pianta durante il raccolto. Ha una forma arcuata che lo rende molto simile ad una mano leggermente chiusa. Proprio per questo, il suo utilizzo è paragonabile proprio alla raccolta manuale dei suddetti frutti. È dotato di nove denti: la distanza ravvicinata di quest’ultimi farà passare i rami, ma tratterrà le olive, che quindi cadranno a terra. Essendo lungo solo 14 cm è dotato anche di un foro nel manico in modo da attaccare un eventuale prolungamento. Vi è poi il rastrello per vongole. Ha la particolarità di avere una sorta di rete attaccata tra il manico ed il pettine. Il suo funzionamento è molto semplice: il pettine raccoglierà le vongole dalla sabbia e le trasferirà alla rete dove appunto rimarranno.


Rastrello: Il rastrello arieggiatore

rastrello in metallo Un’ultima variante degna di nota è il rastrello arieggiatore. È uno strumento professionale utilizzato soprattutto dalle ditte di giardinaggio. Invece dei denti, presenta una sorta di doppie lame, posizionate sia sopra che sotto all’asta del pettine. Le lame di un lato sono più appuntite e consentono di eliminare il muschio dal terreno. Esse penetrano appunto nello strato superficiale del giardino ed estirpano tutto ciò che non permette all’erba di respirare (da qui il nome arieggiatore). Le lame dell’altro lato, invece, hanno una forma più arrotondata e funzionano proprio come i rebbi di un comune rastrello. Entrambe le serie di denti sono zincate, quindi non verranno attaccate dalla ruggine nel corso del tempo. Non si tratta assolutamente di un modello costoso (all’incirca 30 euro) e quindi potendo sarebbe da preferire al classico rastrello.


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