Ariocarpus

Conosciamo l'Ariocarpus

Tra le piante succulente, o grasse che dir si voglia, troviamo le cactacee. Queste sono piante che si sono adattate ai climi siccitosi incamerando l'acqua in quelle che possiamo definire foglie, o nei fusti. Grazie a questa strategia riescono a sopravvivere a periodi anche lunghi senza pioggia e senza apporto di acqua. In alcuni casi le foglie sono diventate spine, ma l'Ariocarpus non è un cactus spinoso. Originaria del Messico, questa pianta ha solitamente un aspetto sferico, con le "foglie" appiattite all'apice. Il robusto apparato radicale a fittone si insinua nei terreni aridi e tra le rocce, alla ricerca dell'acqua. Non avendo spine per difendersi dagli erbivori, la pianta e soprattutto le sue radici, sono ricche di alcaloidi, sostanze amare e tossiche che la rendono ben poco appetibile.Queste sostanze, che hanno un blando potere allucinogeno, hanno fatto considerare l'Ariocarpus come una pianta sacra tra le popolazioni indigene del suo luogo di origine. Era anche utilizzata, a quelle latitudini, per curare gli attacchi febbrili e la malaria.
Esemplare di Ariocarpus fissuratus

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Coltivazione dell'Ariocarpus

Ariocarpus retusus Per avere buoni risultati nella coltivazione dell'Ariocarpus bisogna seguire alcune accortezze. Innanzitutto, è importante il terriccio. La pianta è assuefatta ad un terreno argilloso e secco; deve essere povero di humus e con un pH neutro, oppure può andar bene un terreno roccioso. L'Ariocarpus può essere moltiplicata da seme o da talea di tubercolo appoggiato su sabbia che sia tenuta appena umida. La moltiplicazione da seme non è difficile, ma la crescita lenta è uno dei punti a sfavore della pianta in alcuni casi, anche se può rappresentare un pregio in altre situazioni. Alcune specie di Ariocarpus diventano riproduttive, e quindi fioriscono, a circa 3 anni, altre impiegano anche 5 -6 anni.Questa cactacea richiede una posizione luminosa, soleggiata e arieggiata. Deve essere annaffiata con moderazione in estate e quasi per niente nella stagione invernale, da novembre a marzo. Le diverse varietà hanno fiori rosa, porpora, gialli o bianchi.

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Cura Ariocarpus

Cura Ariocarpus Decorativa quando è fiorita, ma anche quando non sfoggia i suoi fiori, grazie all'aspetto di rosa carnosa, l'Ariocarpus teme la troppa acqua e, di conseguenza, l'umidità. Per farla crescere sana è quindi importante sistemarla in una posizione in cui possa godere del sole per un buon numero di ore, ed essere attenti con le annaffiature, lasciandola asciugare tra l'una e l'altra.

Un'altra attenzione che va riservata all'Ariocarpus è la cura attenta delle sue radici. E' importante che il terriccio che la ospita, magari addizionato di ghiaia o pomice, non abbia spigoli taglienti che possono ferire le radici. Se questo accade, la pianta può soffrirne fino a morire. Anche durante il trapianto, la radice deve essere trattata con cura perché se si ferisce difficilmente rimarginerà e sarà attaccata da parassiti che, con buone probabilità, provocheranno danni irrimediabili.

Tranne queste poche, seppure importanti, attenzioni, l'Ariocarpus è una splendida cactacea che vale sicuramente la pena di cercare e di inserire in un giardino o tra altre piante grasse.




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