La coltivazione basilico può cominciare in modo molto semplice partendo dalla semina. I piccoli semini neri vanno disposti in un semenzaio a partire dalla fine del mese di marzo, se in luogo protetto, oppure da aprile nei climi più freschi. Le piantine spunteranno in un breve arco di tempo e, una volta prodotte quattro o sei foglioline, possono essere trapiantate in vaso o in giardino. Il terriccio idoneo alla pianta di basilico è fertile, ben concimato e drenato. Per la crescita della pianta è sufficiente anche un davanzale o un piccolo balcone, purché abbastanza luminoso. Volendo, si possono acquistare le piantine già sviluppate in vivaio e metterle a dimora. Le foglie di basilico possono essere raccolte dopo poco tempo dal travaso e servono per moltissimi usi in cucina. Vanno usate preferibilmente fresche, per usufruire al massimo del loro profumo. Cimare le piante di basilico serve a far crescere la pianta più rigogliosa e a farla durare di più, anche fino all'autunno. Sembra che le piante di basilico dal profumo più intenso, coltivate su balconi e davanzali, aiutino a tenere lontane le zanzare.
Il basilico, nella maggior parte delle sue varietà, è una pianta annuale che inizia e conclude il suo ciclo vitale nel giro di alcuni mesi. Per questo motivo, è preferibile preparare per la coltivazione basilico un terreno già arricchito di compost o comunque di concime organico. Il terriccio così fertilizzato, inumidito prima della messa a dimora delle piantine, sarà sufficiente ad assicurare il giusto apporto di nutrienti per tutto il periodo di vegetazione delle piante. Il discorso è valido sia per la coltivazione di basilico in vaso, sia nel caso che lo si voglia impiantare nell'orto o in giardino. Le dimensioni delle foglie, da piccole a grandi come foglie di lattuga, sono determinate dalla varietà. Se si ritiene opportuno somministrare del concime in fase di crescita perché il terreno utilizzato ne è privo, si può ricorrere ad un concime azotato, con basso tenore di questo elemento altrimenti si avranno foglie grandi, ma con scarso aroma. Il concime non deve essere troppo ricco di potassio, o la stimolazione alla fioritura limiterà la crescita delle foglie, che sono il motivo principale per cui si intraprende la coltivazione basilico.
Esistono diverse varietà di basilico che si distinguono per le diverse intensità dell'aroma e per la grandezza delle foglie. Le più conosciute sono il basilico genovese, ottimo per il pesto, il napoletano, dalle foglie grandi, il greco, con foglie piccole e profumo più dolce e il porpora messicano, dalle foglie rossicce. Se la pianta di basilico si presenta con un colorito tendente al giallo, probabilmente si trova in una posizione molto soleggiata per troppe ore al giorno. L'esposizione ideale per avere foglie di un bel verde intenso è quella luminosa, che riceve alcune ore di sole, ma non quello intenso del periodo centrale della giornata, in zone particolarmente calde. Anche il basilico può soffrire di alcune malattie che riducono la salute della pianta e di conseguenza la produzione di foglie. Tra queste troviamo quelle causate dai funghi, come il Fusarium oxysporum, un parassita che si annida nel terreno fino a trovare una specie ospitante, che progressivamente distrugge. Evitando i ristagni d'acqua si prevengono i marciumi radicali. Essendo il basilico destinato ad uso alimentare, è opportuno intervenire, quando necessario, con prodotti il più possibile naturali.
COMMENTI SULL' ARTICOLO