Rinvasare il bonsai è fondamentale per permettere alla pianta di crescere in modo sano e soprattutto di trarre facilmente le sostanze nutritive di cui necessita per vivere. Nel momento in cui il vaso diventa troppo piccolo, le radici non riescono a crescere in modo corretto, occupando completamente l'interno del vaso, e non riuscendo più a nutrire la pianta. Con il rinvaso del bonsai invece (assicurandosi di aver ridotto l’apparato radicale del bonsai) la pianta inizia a emettere grandi quantità di peli radicali, che risultano essere proprio i principali artefici dell’assorbimento delle sostanze nutritive. Bisogna considerare però che, se troppo frequenti e eseguiti in modo scorretto, potrebbero stressare la pianta, rischiando di farla invecchiare più velocemente.
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Gli alberi con una crescita rapida, ovvero quelli ancora giovani, andrebbero rinvasati ogni anno, mentre quelli più maturi possono essere rinvasati anche ogni 3 o 4 anni. La frequenza del rinvaso di un bonsai dipende anche dalla specie di albero scelta, vi sono infatti alberi che crescono in modo più veloce rispetto ad altri. Quando si effettua questa procedura è importante assicurarsi che il bonsai sia in buona salute, poiché il rinvaso risulta essere un motivo di grande stress per la pianta, ed il periodo adatto per eseguirla è sicuramente la primavera. Bisognerebbe infatti evitare di effettuare questa procedura in differenti periodi dell'anno, in quanto farebbe molta difficoltà a riprendersi essendo appena uscita dallo stato di letargo.
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