Cemento stampato

Cemento stampato sui nostri marciapiedi

Il cemento stampato è diventato molto popolare tra la fine degli anni '70 e i primi degli anni'80, quando la scelta era piuttosto limitata per stili e colori, disegni semplici e tinte monocromatiche. Il mercato tuttavia ha ampliato immensamente la richiesta per pavimentazioni cementizie e l'industria manifatturiera si è adeguata producendo una gamma di prodotti molto variegata e rendendo questa tipologia edilizia disponibile a richieste sempre più esigenti. Oggi gli stili includono disegni contemporanei, una vasta gamma di colori e texture da poter essere utilizzato per marciapiedi, strade private e piazze, cortili e giropiscine ma anche centri sportivi, rampe garage, rimesse e, addirittura, ricostruzioni di centri storici. Lo strato di calcestruzzo viene versato sopra una idonea base e il colore viene applicato insieme ad un indurente. Sul calcestruzzo in fase di asciugatura viene applicata la maschera per stampare l'effetto desiderato che può essere ottenuto anche manualmente con appositi strumenti. E' possibile creare l'effetto pietra, ceramica, mattone, legno o roccia. Questo tipo di sistema permette di abbattere i costi di pavimentazione del 60% ed è facilmente riparabile.
Vialetto in cemento stampato

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Cemento osmotico perfetto isolante

Isolamento con cemento osmotico Il cemento osmotico si ottiene aggiungendo speciali additivi e inerti di qualità al cemento Portland miscelato con acqua. La malta cementizia che ne deriva impedisce il passaggio delle sostanze liquide per l'elevata capacità sigillante e resiste al contatto con l'acqua anche sotto pressione. Questo accade in risposta al principio osmotico, fenomeno chimico naturale, grazie al quale se due soluzioni di concentrazione differente entrano in contatto attraverso una membrana semipermeabile, questa permetterà il passaggio del solvente ma non delle particelle disciolte, e il solvente tenderà a spostarsi verso la soluzione maggiormente concentrata diluendola. Il cemento osmotico, con gli additivi che contiene, attiva il processo di osmosi delle murature su cui viene applicata e l'acqua presente nelle porosità del laterizio migrerà verso il materiale che funge da soluzione a maggiore concentrazione. Le porosità a loro volta potranno essere riempite dalla malta fluida e questa solidificherà costituendo un corpo unico dentro le stesse porosità, privando eventuali nuove particelle di acqua di spazi da occupare perché ogni piccola porosità della parete risulterà sigillata alla perfezione.

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    Le fibre ottiche rendono il cemento trasparente

    Pannelli in cemento trasparente Il cemento trasparente è anche chiamato cemento translucido poiché consente il passaggio della luce. La trasmissione si ottiene sostituendo i materiali aggregati con materiali alternativi trasparenti. Il materiale legante nel cemento trasparente è in grado di trasmettere la luce utilizzando resine chiare o anche fibre ottiche per ottenere lo stesso effetto. Questo tipo di legante è stato sviluppato agli inizi del secolo dall' architetto ungherese Aronlosonzi che utilizzò fibre di vetro e fibre ottiche per ottenere il calcestruzzo. Questo materiale è più leggero rispetto al cemento tradizionale di cui si utilizza una grana fine e le fibre utilizzate si fondono nel materiale come tutti gli altri aggregati, è però molto importante che sia la sabbia che l'acqua utilizzata per miscelare la malta siano prive di impurità. Le fibre ottiche, gli spessori utilizzati variano da 2 micron a 2 mm, possono trasmettere luce da fonti naturali o artificiali. La fibra ottica nel cemento può trasmettere la luce con un angolo di incidenza di 60°, e questo rende il cemento trasparente ottimo per la pannellatura degli open-space.


    Altri tipi di cemento

    Inerte per la produzione di cemento La parola cemento viene impiegata in senso ampio, includendo il cemento Portland ma anche cementi di miscela e altri leganti come materiali compositi rinforzati con fibre di cemento, polimeri, ferrocemento o contenenti inclusioni aggreganti speciali. Il cemento Portland viene prodotto in forni rotanti dove calce, ferro, silicio e allumina vengono portati a oltre 2.500 gradi. Il calore dei forni trasforma in nuovi composti chimici le materie prime e questa variazione insieme alle caratteristiche specifiche dell'impianto e ai processi di macinatura, definiranno il prodotto finito. Anche l'eventuale miscelatura con gessi, calcare, o altri materiali di cementazione uniformano tipologie differenti di cemento. Con questa voce generica in edilizia ci si riferisce alla categoria dei leganti idraulici in quanto, una volta miscelati con acqua, svilupperanno capacità adesive. La normativa europea EN 197-1 riconosce 5 tipi e 27 sottotipi di cemento divisi a loro volta per 6 classi di resistenza, da cui deriva la possibilità di produrre un gran numero di tipi di cemento caratterizzati da composizione e proprietà diverse che devono essere rigorosamente indicate sulla confezione.




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